Mancano ancora due anni ad una data evento per Napoli, ma già esplode la Sansevero-mania. Stiamo parlando delle celebrazioni per i 250 anni della morte del Principe dei Negromanti, Raimondo de Sangro. E stiamo per raccontarvi una storia incredibile, che non molti conoscono. Il Principe scienziato, inventore, alchimista, morto il 22 marzo del 1771, e sepolto 24 ore dopo in una tomba-monumento, costruita dieci anni prima nella sua meravigliosa Cappella, è scomparso. Nel mausoleo visitato da milioni di turisti non c’è traccia dei resti di Raimondo de Sangro. Il Principe si è volatilizzato, e sono anni che, con discrezione, storici, ricercatori e appassionati del mistero lo cercano dovunque.
La storia diventa addirittura imbarazzante se si considera che della sparizione sanno praticamente tutti. Già da due secoli e mezzo.
Fu la famiglia ad accorgersi che i resti mortali del Principe non erano stati collocati nella sua tomba.
In un documento spuntato qualche giorno fa, grazie ad una ricerca di Michele Di Iorio, si legge che “i de Sangro fecero ispezionare da cima a fondo la Cappella Sansevero, cercandone i resti in altre tombe, come quella vuota e simbolica di Cecco, e quella del figlio Vincenzo e della moglie Carlotta, e così della nuora Gaetana Mirelli di Teora”.
Le ricerche (svolte tra il 1771 e il 1792) si spinsero fino al castello di Torremaggiore in Puglia quindi si concentrarono nella chiesa di San Domenico Maggiore nel cuore di Napoli, ma di Raimondo nessuna traccia. Tanto che venne interrogata la servitù di palazzo e in particolare il maggiordomo monsieur Lambert e il cappellano privato.
Da allora qualsiasi tentativo di ritrovare i resti mortali dell’Alchimista napoletano risultarono vani, e l’unica soluzione considerata ‘valida’ fu di far finta di niente. C’è una tomba? Bene così, il Principe, per il mondo intero, riposa dentro quel sepolcro.
Peccato che nel 1975, spiega sempre Di Iorio, “un esame analitico evidenziò che la tomba ufficiale non aveva mai contenuto resti umani”. E per rendere ancora più misteriosa la vicenda venne fuori che anche le spoglie di Michele de Sangro, ultimo Principe di Sansevero, morto nel 1881 in Puglia, 120 anni dopo l’avo Raimondo, erano sparite dal cimitero di Torremaggiore.
Che fine hanno fatto i resti dei De Sangro?
Mancano due anni ad un anniversario importante. Qualcuno giura che il ‘caso del Principe scomparso’ esploderà proprio nel 2021, e forse in quell’anno si riaprirà la caccia al ‘fantasma’ di Raimondo.
Staremo a vedere.