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Shanidar, il primo delitto della storia è un "caso aperto"

di Gialli.it 24 Luglio 2009

Ieri il quotidiano La Stampa di Torino raccontò il primo omicidio dell’Età della pietra. Un Homo Sapiens uccise un Neandertal. Circa 50mila anni fa. L’ammazzatina, come direbbe Camilleri, si consumò in una caverna del nord-est iracheno. L’arma del delitto fu una freccia scoccata a distanza, che si conficcò inesorabilmente nel petto della vittima.
La notizia ha entusiasmato e incuriosito gli appassionati di misteri del passato. Ma come in ogni giallo che si rispetti i dubbi e le perplessità sulla teoria di Steven Churchill, docente della Duke University, in North Carolina, affollano il web in queste ore.
Shanidar-3, come è stata battezzata la vittima dell’età della pietra, non sarebbe stato ucciso con un dardo, come sostiene Churchill, ma con un pugnale. Una coltellata all’altezza dei polmoni per il primo delitto della storia.
di CIRO SABATINO
La scena è inusuale per quelli abituati a Csi. Non ci sono nastri banchi e rossi, o foglietti con i numeri che puntellano la scena del crimine. Non c’è sangue, e neanche lenzuola bianche a coprire cadaveri sfigurati. Non c’è caos, o sirene impazzite che tagliano la notte.
C’è solo silenzio in questa grotta sulle montagne di Zagros, nell’ex Kurdistan.
E c’è lui. Shanidar-3. Lo scheletro di un Neanderthal adulto che nel Paleolitico Medio doveva essere stato un capo, o l’uomo più anziano di una piccola tribù.
Chi c’è stato in Iraq giura che in quella grotta, cinquantamila anni fa, si deve essere consumata un’esecuzione in piena regola. E che quell’uomo, Shanidar-3, era lì per vegliare qualcuno. Forse il padre. Forse un vecchio storpio a guardia di una fiamma. A guardia di un antico rito sciamano.
Non lo sapremo mai. L’unica cosa certa, secondo Steven Churchill, è che ad ucciderlo fu una freccia scagliata da una distanza relativamente breve. “La prova – dice il professore della Duke University – è racchiusa nella lesione ancora evidente della nona costola sinistra. L’uomo doveva avere circa cinquant’anni, era tormentato dall’artrite e nonostante la violenza del colpo non morì subito. Qualcuno lo portò nella caverna e tentò di aiutarlo”.  L’infezione al polmone perforato fu comunque letale e gli divorò progressivamente l’organismo.
Questo quanto scrive Gabrielle Beccaria su La Stampa del 23 luglio. Ma proprio in queste ore un’altra teoria sembra mettere in crisi l’ipotesi di Churchill.
In un documento di Guido Barbujani,genetista dell’Università di Ferrara, che Gialli.it ha scovato su internet il primo omicidio documentato della storia avrebbe avuto una dinamica completamente diversa.
“Il repertorio delle lesioni sugli scheletri neandertaliani – scrive Barbujani – è impressionante: fratture e traumi dappertutto, specie alle costole, al femore, all’omero, e naturalmente al cranio. Molte si possono interpretare come conseguenze di incidenti di caccia o di infortuni domestici, ma alcune no.
Un neandertaliano di 50 mila anni fa proveniente dalla grotta di Shanidar in Iraq (noto come Shanidar-3) è stato pugnalato al petto, e ne restano i segni fra due costole. Non c’è dubbio che la pugnalata abbia leso il polmone; potrebbe essere il primo omicidio documentato nella storia dell’umanità. La ferita sull’osso ha iniziato a rimarginarsi, per cui sappiamo che Shanidar-3 è sopravvissuto per qualche tempo. Poi, quando uno è scalognato è scalognato, gli è cascata addosso una roccia”.
Insomma, in quella caverna nel nord-est iracheno le cose devono essere andate diversamente da come ha immaginato l’“evolutionary anthropology” del North Carolina. I Neandertal non costruivano archi. Queste armi da lancio sono il frutto dell’inventiva dell’uomo moderno.
L’uomo, ritrovato con una ferita mortale nel petto, stava proteggendo un vecchio sciamano e deve aver subito un’aggressione diretta. Deve aver provato a difendersi, poi deve aver ceduto sotto i colpi dell’avversario. Tutta la scena sarebbe avvenuta alla presenza di altre persone che per motivi sconosciuti hanno ritenuto di non volere o potere intervenire.
Il mistero è fitto. Vedremo se gli investigatori del Paleolitico saranno capaci di darci una soluzione certa. Per quello che ci riguarda l’assassinio della grotta di Shanidar non sarà il primo delitto della storia, ma è sicuramente il primo caso insoluto di tutti i tempi.

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