Avrebbe dovututo uscire tra luglio e agosto. Lo avevamo scritto. Avrebbe avuto appena la forza di trovare un posto dove morire in pace. Ma il governo inglese ha detto di no. Ronnie Biggs deve rimanere in prigione. Non si è pentito e può essere ancora un pericolo per la società. Un uomo di 79 anni. Colpito da tre ictus. Ridotto sulla sedia a rotelle. Incapace di parlare. E’ pericoloso. L’unica cosa che deve essergli rimasta è la forza. La forza di non rinnegare la sua vita. Di non pentirsi per un’esistenza al limite. Un’esistenza che, aldilà della colpa, ha rispecchiato il suo modo di essere. La sua essenza. E come si può rinnegare tutto questo? Forse lo smacco subito dalla polizia inglese è stato troppo grande. Essere messi in ridicolo davanti al mondo non è piacevole. Più passava il tempo più il senso di frustrazione cresceva. Sempre più grande. Quanto più cresceva, nell’immaginario collettivo, l’idea di un Ronnie Biggs ladro gentiluomo. Di un eroe.
Così dopo aver speso 30.000 sterline per garantire a Ronnie la permanenza fino alla morte in una casa di cura, il Ministro della Giustizia inglese, Jack Straw, ha stabilito che il ladro del postale non ha ancora scontato la sua pena. Non può uscire. E ha spento gli entusiasmi di un’intera popolazione. Torneremo a parlarne. Sperando che la forza d’animo di Ronnie Biggs lo tenga in vita ancora a lungo. (CM)

Ronnie è "pericoloso". Rimane in carcere l'autore della rapina del secolo
18 Luglio 2009
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