Napoli. Tutti pazzi per Photo Secret Party, il ‘gioco’ dei fotografi che Tangram ha portato in città dopo i successi di Londra.
A volte accade che il mondo diventa piccolo piccolo. E anche le serate tra amici sono una passeggiata tra Carnaby Street e via Bonito, col cane, a far pipì.
E’ successo qualche settimana fa, in uno dei salotti alla moda di Partenope. Spazio Tangram, l’atelier fotografico del geniale Michele Del Vecchio, sembrava l’Electric House, di Notting Hill. Con un manipolo di stravaganti e colti appassionati d’arte e fotografia a giocare tra faldoni impolverati ed enigmi degni di Scotland Yard.
Era la sera di Photo Secret Party, un format inglese che sta facendo impazzire i londinesi, e che proprio il patròn di Spazio Tangram ha avuto la bella idea di portare a Napoli.
Un gioco, un divertissement d’autore, che svela i segreti che ci sono dietro gli scatti dei grandi fotografi. Un paio d’ore tra buon vino e ‘cellule grigie’ per omaggiare il genio di Vivian Maier, la fotografa bambinaia, icona della Street Photography.
Bella serata, bella gente, e una storia intrigante scritta dal nostro direttore, Ciro Sabatino, che torna alle sue storie preferite, i segreti dentro gli specchi di ciò che sembra tranquillizzante, insospettabile, imprevedibile.
Ora il sodalizio tra Del Vecchio e Sabatino sembra dover avere un pericoloso seguito. Photo Secret Party tornerà presto a Napoli per diventare l’appuntamento della primavera partenopea. Un mix perfetto di chiacchiere tra amici, arte, passioni per la fotografia, e investigazioni impossibili.
Ce ne vorrebbero tante, di serate così. Per conoscersi, per ritrovarsi sugli stessi territori, dentro le stesse passioni. Photo Secret Party, in fondo, è un modo per conoscere la fotografia in maniera diversa. Convincersi che dietro uno scatto c’è sempre un retropensiero che somiglia a un segreto. A un mistero. Ed entrarci, in quel segreto, per scoprire quanto di meraviglioso nasconde il magico mondo della fotografia.
Aspettiamo con ansia i prossimi appuntamenti. Napoli come Londra, ci pace di più di Napoli come Gomorra.