Clamorosa scoperta in Egitto. Una collana realizzata con un meteorite nel 3300 a.C.
Le trovarono novant’anni fa, circa. Nel 1911. In un cimitero poggiato sulla riva del Nilo. Perle. Anzi. Perline. Di una collana risalente al 3300 a.C.
Erano grani di ferro. Realizzati per un diadema. Forse. Sicuramente per una collana di una donna ricca e potente. Perline fossili che incantarono il mondo. Poi si sa come vanno certe cose. I reperti finirono in un museo e il ritrovamento rimase una faccenda per schienziati, studiosi, archeologi. Molti anni dopo qualcuno si ricordò di quella ‘collanina’. Beh? Che fine ha fatto? E venne fuori una storia stupefacente.
Altro che polvere da museo. Quelle perline stavano facendo impazzire mezzo mondo accademico. Nessuno era in grado di stabilire con certezza di che materiale erano.
Poi la scoperta clamorosa. Ad opera di una donna. Diane Johnson. Della Open University di Milton Keynes.
Le dovevano essere piaciute davvero tanto. Per passarci anni a farsele girare tra le mani. A perderci il sonno. A trovare una risposta incredibile: quelle perle erano state realizzate con un meteorite. “Come queste rocce spaziali – disse Diane – le perle presentano bassi livelli di nickel all’esterno ed alti all’interno. Inoltre, i gioielli presentano una struttura dei cristalli molto riconoscibile, intricati disegni di lamelle che appaiono scaldando la roccia, noti come “figure di Widmanstätten”, e tipici dei meteoriti”.
Bingo, insomma.
Le perle del Nilo non erano di semplice ferro. Erano di origine celeste. Come si addice solo ad una regina.
Quelle perle piovute dal cielo
27 Settembre 2013