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Morte a Firenze per il Commissario Bordelli

di Gialli.it 16 Gennaio 2010

Quarto romanzo della serie dedicata al commissario Bordelli, “Morte a Firenze” è l’ultimo giallo  di Marco Vichi, Premio Scerbanenco 2009 al Noir in Festival di Courmayeur. Edito, come sempre, da Guanda è ambientato nel capoluogo toscano durante l’alluvione del 1966. Bordelli indaga sul ritrovamento del cadavere di un bambino seviziato.
di NAZARENO GIUSTI
Firenze, ottobre 1966. Da giorni non fa che piovere. Nei boschi sopra la città del Giglio viene ritrovato il corpo senza vita di un ragazzino di tredici anni scomparso alcuni giorni prima. Nessuna traccia, nessun sospetto e la fottuta pioggia che cancella ogni possibile pista. Un brutto caso affidato al commissario Bordelli, un ultracinquantenne malinconico, vicino alla pensione,  ex combattente del battaglione San Marco. Il commissario ha promesso al padre del ragazzo di scovare l’assassino, ma già dopo i primi giorni si accorge che non sarà una promessa facile da mantenere.  Unico indizio un pezzo di carta, una bolletta, molto meno di un indizio, a cui però il commissario si aggrappa disperatamente.
Poi,  durante le indagini, arriva l’alluvione… La notte del 4 novembre l’Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. In questo scenario apocalittico il  commissario non si risparmierà nel prestare i soccorsi dovuti a tanti suoi concittadini che in una notte hanno perso tutto senza però lasciar perdere le indagini.  Una sera nelle strade ancor piene di melma incontrerà il colonnello dei carabinieri Bruno Arcieri, un personaggio creato da Leonardo Gori e protagonista del suo libro “L’angelo del fango”. Sarà l’austero colonnello (che a sua volta ha incontrato il commissario Bordelli nel romanzo di Gori) a indicare uno spiraglio nelle indagini e a riaprire una pista che sembrava ormai compromessa e che porterà il commissario  ad una verità inquietante e sconvolgente.
Ultimo romanzo di Marco Vichi, e quarto volume della fortunata serie dedicata  al commissario Bordelli, “Morte a Firenze”(Guanda, 2009) è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, con un finale che lascia l’amaro in bocca. Vichi con grande abilità riesce ad affrescare la Firenze di quegli anni tra gli ideali tramontati della borghesia decadente e il boom consumistico e  a renderci, grazie a un attenta documentazione, l’atmosfera di quei giorni in cui centinaia di uomini dopo il disastro lavorano insieme per salvare l’enorme patrimonio artistico della città culla del Rinascimento.

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