Barnaúl. Sparano sui miti. Dopo Stonehenge anche il leggendario Triangolo delle Bermuda rischia di essere archiviato come una delle tante “bufale” della storia.
La notizia arriva niente di meno che dalla Siberia. Da quelle parti, infatti, sarebbe stata formata un’equipe di studiosi che si occupa di criosfera e fa capo all’Accademia della Scienza della nuova Russia.
Studia che ti ristudia e il leader dell’equipe, Anatoli Nesterov, ha convocato una conferenza stampa per comunicare al mondo che le misteriose sparizioni nell’area tra l’arcipelago delle Bermuda, Porto Rico e la Florida non sarebbero paranormali, ma determinate dal metano!
Povero Triangolo delle Bermude.
Nesterov e il suo team ci sono andati giù duro. “Abbiamo analizzato – hanno spiegato con malcelato orgoglio – la possibile correlazione tra la notevole concentrazione di un composto solido formatosi a partire da acqua e metano. Detto composto, conosciuto come gas idrato, si troverebbe nel tratto di mare che circonda il famoso triangolo delle Bermuda e sarebbe il responsabile delle misteriose sparizioni”.
Secondo i cinici scienziati, quando si producono delle modificazioni all’ambiente, dovute ad esempio a terremoti sottomarini, i gas vengono liberati.
”Nell’acqua – dice Nesterov – questo fenomeno modifica la densità e le navi che passano in quel momento finiscono inevitabilmente per colare a picco”.
Stessa sorte per gli aerei, vittime del gas che si sprigiona anche nell’aria.
Poche parole e un altro mito se ne va a puttane. Ok professor Nesterov, ma dove finiscono navi e aerei? Perché nessuno li trova più? Attendiamo risposte. Tanto non ci crederemo mai.
La verità sul Triangolo delle Bermuda?
7 Settembre 2009
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