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Così Hitler drogava i suoi soldati

Metanfetamine per l'esercito della Wehrmacht

di Francesco Guidi 10 Settembre 2015

Erano pieni di metanfetamine gli ‘invincibili’ soldati della Wehrmacht. Un esercito di drogati agli ordini di un uomo che in 1349 giorni si fece iniettare sostanze stupefacenti ben 800 volte: Adolf Hitler.
Ecco la storia delle ‘armi segrete’ del Führer raccontata da Norman Ohler nel suo ultimo libro “Droghe nel Terzo Reich”.
Si chiamava Pervitin l’arma segreta della Wehrmacht. L’esercito di Hitler la utilizzava in quantità industriali. Uno stimolante chimico capace di farti stare con gli occhi sbarrati per 24 ore di fila. Una metanfetamina chiamata amichevolmente Panzerschokolade: la cioccolata dei Carri Armati. L’unico modo che avevi per superare fatica e tensione, e rimanere sveglio fino allo stremo.
Lo distribuivano ogni giorno insieme al rancio. E il buon Otto Ranke, lo psicologo della Wehrmacht lo considerava decisivo nelle azioni militari.
C’è il Pervitin dietro l’invasione del Belgio, e dietro la marcia nelle Ardenne. Tre giorni estenuanti che fecero capitolare l’esercito francese.
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Il doping nel Terzo Reich è una scoperta di Norman Ohler, lo scrittore tedesco che aveva deciso di lavorare ad un romanzo e si è ritrovato tra le mani una bomba. La verità di un delirio collettivo. Le droghe dietro un’esaltazione mai compresa fino in fondo.
Lui, Ohler, racconta il segreto del Führer in un libro da pochi giorni in libreria. E il mondo intero riscrive pagine e pagine di storia.Inquadrando con più chiarezza anche la figura di Adolf Htler. L’uomo che ogni giorno assumeva 74 medicine diverse. Metanfetamine, barbiturici, tranquillanti, morfina e seme di toro. Una specie di Viagra, un estratto dai testicoli di questi animali, per ‘rafforzare la propria virilità’. E anche per confrontarsi con i suoi alleati e nemici. Come accadde nell’ultimo incontro con Mussolini nel 1943, dove, pare fosse evidentemente sotto l’effetto di droghe pesanti. E come testimonia Hermann Göring che scherzando definisce il medico personale del Führer, Theo Morell, “il guru delle punture del Reich”.
Ora, grazie alle ricerche di Norman Ohler riportate nel suo libro “La totale euforia. Droghe nel Terzo Reich“, sappiamo di più sulla tanto decantata ‘invincibilità’ dell’esercito tedesco.
Quando la Germania invase la Francia, i medici di Hitler non fecero fatica a convincere i generali, tra cui Erwin Rommel, a distribuire Pervitin tra i soldati. Rommel, la ‘volpe del deserto’, conosceva perfettamente il farmaco perché lo usa regolarmente.
L’attacco fu micidiale: avanzarono attraverso le Ardenne senza fermarsi mai, notte e giorno, per quattro lunghi, infiniti giorni. A metà maggio radono totalmente al suolo Avesnes. L’esercito francese rimane senza fiato di fronte all’esaltazione dei loro avversari. Sono inarrestabili. Sono pieni di droga. Questa è la verità.

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