Quante volte abbiamo desiderato di poterci calare nei panni di un investigatore privato, affrontando un’indagine fin dall’analisi accurata della scena del delitto? Non lasciare nulla al caso, individuare tracce e indizi impossibili, cogliere ogni piccolo passo falso di una mente criminale, stanare un assassino grazie alle sue leggerezze… In fondo il ‘delitto perfetto’ non esiste. Bisogna solo essere bravi a capire dove si nasconde il bug, l’errore compiuto da chi crede di non aver sbagliato niente.
La partita si gioca tutta lì. Sulla scena del crimine. Sul luogo dove anche il più inafferrabile criminale compie inesorabilmente una leggerezza che gli risulterà fatale.
Volete veramente provarci? E allora dovete avere questa ‘scatola” che il Gruppo Gremese/l’Airone sta presentando in questi giorni.
La Scatola delle Indagini Criminali. Un libro/gioco per chi è appassionato di gialli, ma soprattutto per chi crede che la soluzione al ‘delitto perfetto’ stia proprio nell’analisi della scena del delitto.
Nata da un’idea della scrittrice francese, di origini indiane, Hélène Amalric, la scatola propone 25 piccole indagini, che sono, a tutti gli effetti, 25 racconti, 25 ‘casi’ da risolvere, proprio grazie agli indizi lasciati sulla crime scene.
Ogni caso ha un livello di difficoltà diverso, e una scheda che vi permette di conoscere: scenario del crimine commesso, caratteristiche della vittima e indiziati. A ciascun giocatore il compito di arrivare alla soluzione al più presto e battere così gli avversari: ma attenzione, spesso si tratta di aggirare anche i furbi depistamenti messi in atto dal criminale.
Insomma, uno spasso, ma anche un vero e proprio esercizio per chi ama, nei delitti di carta, trovare sempre la soluzione, prima dell’ultima pagina.