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Il nuovo film di Stieg Larsson

di Gialli.it 4 Settembre 2009

Dopo il successo di “Uomini che Odiano le Donne” arriva nelle sale italiane un nuovo film tratto da un best seller dello scrittore svedese Stieg Larsson: “La Ragazza che Giocava con il Fuoco”. E sarà una sorpresa.
In Italia l’appuntamento è per il 25 settembre, una settimana dopo il lancio scandinavo.
Questa volta in cabina di regia ci sarà Daniel Alfredson, al quale è stato affidato anche il terzo episodio della “serie”, “La Regina dei Castelli di Carta, previsto per la primavera 2010.
“La ragazza che giocava con il fuoco” è il secondo romanzo della trilogia Millennium, che fu pubblicata postuma dopo la prematura scomparsa dell’autore. Nella storia si ritrovano, ovviamente, tutti gli stessi personaggi del primo fortunato lavoro di Larsson. Solo che in questo caso Lisbeth Salander (nel film Noomi Rapace), la ragazza che aveva aiutato il protagonista ad uscire da una delicata vicenda giudiziaria, si ritrova ad essere sospettata di un duplice omicidio. Lisbeth ha alle spalle una storia drammatica e viene addirittura indicata come l’omicida di due giornalisti della rivista Millenium che stavano per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia.
Ricercata, la ragazza scompare nel nulla. Ma Mikael Blomqvist (Michael Nyqvist), non crede a quello che dicono i notiziari: conosce Lisbeth, e sa che diventa violenta solo quando ha paura. Su queste premesse comincerà una corsa contro il tempo per trovare la sua amica e amante prima della polizia. Nel corso delle sue indagini, Blomqvist scoprirà anche alcuni tragici e dolorosi eventi della vita di Lisbeth: internata in un istituto psichiatrico a 12 anni e dichiarata incapace a 18, la giovane è il prodotto di un sistema ingiusto e corrotto. Ma più che una vittima impotente, Lisbeth è una sorta di angelo vendicatore che si abbatte su chi le ha fatto del male con una collera terrificante nella sua intensità.
Nel 2006 il romanzo è stato riconosciuto come “miglior romanzo poliziesco svedese dell’anno” dalla Svenska Deckarakademin, l’accademia svedese del poliziesco.
Non resta che vedere il film. (c.m.)

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5 thoughts on “Il nuovo film di Stieg Larsson”

  1. Ho letto i libri e sono davvero bellissimi e ben scritti.
    Il film a mio parere è stato davvero una delusione: innanzitutto in alcune cose si discosta dal libro, non dirò cosa per chi non ha avuto il piacere di leggere i romanzi, ma sono particolari anche abbastanza importanti.
    Ma soprattutto a deludere è stata la regia e gli attori. La regia è lenta, macchinosa… ma il regista pensava di girare un thriller o una telenovela?
    L’attrice che interpreta Lisbeth è più che passabile ma l’attore che interpreta Blomkvist ne vogliamo parlare? L’immagine del giornalista svedese che “fuoriesce” dai tre libri è quella di un uomo intelligente, perspicace, spigliato, donnaiolo, ironico e idealista soprattutto… quest’attore svedese che non so come si chiama è moscio, insipido, sembra che si trova nella storia percaso… ecco immmaginatevi voi che avete letto i libri se ad interpretare un ruolo del genere fosse Johnny Depp o Matt Damon o Brad Pitt.
    Mi costa dirlo ma questo genere di film solo gli americani li sanno fare! Spero che con il cambiamento di regia, migliori qualcosa!
    Infine una domanda per voi esperti di Gialli, si dice in giro che Stieg Larsonn abbia scritto anche il quarto e quinto episodio, ma che la pubblicazione non è stata possibile per problemi relativi all’eredità, è vero o si tratta di una trovata di marketing per far aumentare l’interesse?
    Saluti
    Enrico

  2. Ho letto i libri e sono davvero bellissimi e ben scritti.
    Il film a mio parere è stato davvero una delusione: innanzitutto in alcune cose si discosta dal libro, non dirò cosa per chi non ha avuto il piacere di leggere i romanzi, ma sono particolari anche abbastanza importanti.
    Ma soprattutto a deludere è stata la regia e gli attori. La regia è lenta, macchinosa… ma il regista pensava di girare un thriller o una telenovela?
    L’attrice che interpreta Lisbeth è più che passabile ma l’attore che interpreta Blomkvist ne vogliamo parlare? L’immagine del giornalista svedese che “fuoriesce” dai tre libri è quella di un uomo intelligente, perspicace, spigliato, donnaiolo, ironico e idealista soprattutto… quest’attore svedese che non so come si chiama è moscio, insipido, sembra che si trova nella storia percaso… ecco immmaginatevi voi che avete letto i libri se ad interpretare un ruolo del genere fosse Johnny Depp o Matt Damon o Brad Pitt.
    Mi costa dirlo ma questo genere di film solo gli americani li sanno fare! Spero che con il cambiamento di regia, migliori qualcosa!
    Infine una domanda per voi esperti di Gialli, si dice in giro che Stieg Larsonn abbia scritto anche il quarto e quinto episodio, ma che la pubblicazione non è stata possibile per problemi relativi all’eredità, è vero o si tratta di una trovata di marketing per far aumentare l’interesse?
    Saluti
    Enrico

  3. A mio parere il film è fatto bene, anche se logicamente leggendo il romanzo siamo portati a dare ai protagonisti l’immagine che si genera nel nostro immaginario e che per forza di cose non può corrispondere ai volti dati dal regista. Anzi il mio parere positivo è dato dal fatto che FINALMENTE nel film vengono utilizzati attori ” dal volto umano ” e non i soliti stereotipi patinati, fasulli, bellissimi comunque anche nelle situazioni più tragiche, come ci vengono propinati dal cinema americano, non corrispondenti alla realtà.
    Per questo al cinema americano preferisco quello francese.
    Ciao lUISA

I commenti sono chiusi.





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