E alla fine Chris Hughes ce l’ha fatta. E’ riuscito a mandare in fibrillazione la rete, è riuscito a tenere aggrappate al pc decine di migliaia di persone, e (forse) è riuscito anche a far addormentare qualcuno. Non sarà stata la lunga notte dell’ipnosi di massa, ma è sicuramente stato il più grande esperimento di suggestione collettiva mai tentato su internet. Ecco come è andata.
di SONIA T. CAROBI
La notizia era stata data nei giorni scorsi in pompa magna. Agenzie di stampa, giornali e portali di mezzo mondo l’avevano sparata in prima pagina. Senza troppe cautele. Alle 21,30 di ieri, partendo da Facebook e Twitter, sarebbe andata in scena l’ipnosi collettiva. Un esperimento mai tentato prima. Oltre seimila persone (che poi in corso d’opera sono diventate 20mila) si sarebbero fatte accompagnare in un viaggio verso la dimensione inconscia ed emotiva dalla calda voce di un ipnotizzatore professionista: Chris Hughes, 34 anni, di Banbury nell’Oxfordshire.
L’appuntamento era fissato sui due social network più noti del pianeta. Ci si “vedeva” lì, poi il buon Chris avrebbe spiegato cosa fare.
Alle 19,30 di ieri ad attendere il guru britannico c’era un esercito di ragazzi. Migliaia di persone che si scambiavano opinioni e si chiedevano cosa sarebbe accaduto.
La grande magia
Il primo risultato è stato quello più prevedibile. Il sito SocialTrance, dal quale si sarebbe sviluppato l’esperimento, è andato letteralmente in tilt. Per un’ora è stato impossibile collegarsi. Poi, con 28 minuti di ritardo, è cominciata la grande magia.
Il gioco era semplice. Da Facebook o Twitter si veniva indirizzati prima verso la pagina di Chris, poi verso un sito dove era possibile scaricare un file mp3 con la registrazione della voce del nostro anfitrione pronto ad accompagnare gli iscritti nel loro viaggio verso la trance.
“I’m an in complete control of my life”… sono nel completo controllo della mia vita, posso bere meno, fumare meno, mangiare meglio. “You are looking and feeling fantastic”… sembrerai e ti sentirai fantastico e ti accorgerai di quanti obiettivi hai raggiunto… Il tutto accompagnato da una musica “celestiale” che deve aver reso la cosa ancora più facile e tranquillizzante.
Intorno alle 22,30 su Facebook arrivano i primi commenti. Sono entusiastici. Chi ha partecipato prova a condividere la sua esperienza, e i toni sono quelli di chi ha realmente vissuto una sorta di trance. Nel giro di poche ore Chris Hughes, diventa un mito. I ragazzi lo ringraziano, e molti continuano per tutta la notte a far “girare” il file mp3 per rivivere l’esperienza. Sul sito appare la prima raccomandazione preoccupante: non ascoltate il file mentre state guidando!
Esperimento riuscito?
Insomma una grande festa del relax che ha regalato all’ipnotizzatore britannico un’immediata notorietà. Ma mentre ventimila persona erano in trance, le agenzie di stampa battevano i primi commenti degli esperti del settore, e spuntavano le perplessità.
Il primo ad essere intervistato da Adnkronos è stato Aldo Savoldello, meglio conosiuto come Silvan, il noto illusionista italiano che aveva già tentato più volte esperimenti simili in diretta televisiva. Per Silvan nessun dubbio: “E’ come credere a Babbo Natale! La gente ci casca troppo facilmente”. Più possibilista, invece, Giucas Casella, che ha considerato l’esperimento possibile. “Il problema – ha però aggiunto l’Houdini italiano – è stabilire che le cose siano andate per il verso giusto”. Insomma la difficoltà starebbe nel dimostrare la concreta riuscita dell’esperimento. Casella fa notare una cosa importante. Il file mp3 era registrato in inglese. Chi lo ha ascoltato dall’Italia, ad esempio, non ha potuto in nessun modo concentrarsi a dovere. Quindi è impensabile che si possa essere addormentato.
Bella trovata, dunque, ma nessun record da Giunness dei Primati. Per il suo vero obiettivo, almeno stando agli esperti, Chris dovrà organizzarsi meglio.
Ventimila in trance davanti a Facebook Successo per l'ipnosi di massa di Chris Hughes
5 Gennaio 2010