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Ecco la bufala della "faccia che entra nei sogni"

di Gialli.it 29 Ottobre 2009

Per settimane un faccione curioso ha circolato su Internet. Secondo gli amanti del mistero e delle leggende è un volto che entra nei sogni della gente. L’hanno visto in tanti. Sono migliaia le persone che giurano di averlo sognato. Di aver ascoltato i suoi consigli. Chi è? Dio? No. Una fantastica bufala creata ad arte da un gruppo di ragazzacci impenitenti. Vi sveliamo chi sono.
di Ciro Sabatino
Bentornato Capitano Gert. Che saranno? Dodici, tredici anni? Forse qualcosa in più. Già. Perché da quando avevi gli occhi tristi del calciatore più sfigato del mondo, a quando il tuo volto si è lentamente sbiadito per scomparire nell’ovale bianco di Wu Ming sono trascorsi quasi tre lustri.
Era il 1995. I tempi di Radio Blissett. E’ da allora, dai tempi delle prime bombe, dei primi attentati mediatici, delle prime grasse risate alla faccia dei giornalisti da “culo sulla sedia” che non ti si vedeva così in forma.
Bentornato Luther Blissett. Bentornato stramaledetto collettivo dalle mille identità. Bentornati ragazzi. Ci siete mancati.
Ci scuseranno il lettori per questo “attacco” un po’ personale. Ma rivedere in gioco i ragazzacci del collettivo di terrorismo mediatico  che nel ’95 si formò intorno al nome multiplo Luther Blissett è stata una bella sorpresa. Sono loro che in questi giorni hanno fregato per l’ennesima volta la stampa di mezzo mondo tirando fuori, da una soffitta per troppo tempo chiusa, l’ennesima bufala tutta da ridere. E già. Perché questa volta la trovata è stata veramente fantastica e non ci sono andati neanche piano. Hanno puntato dritto in alto. Più in alto che si poteva. Hanno provato ad inventarsi Gesù Cristo.uomodeisogni
Ma andiamo per ordine.
E partiamo da un faccione. Un bell’ovale un po’ insignificante, un po’ deficiente, graffiato velocemente a carboncino su un foglio bianco che sembra un identikit. Il bozzetto lo disegna uno psichiatra, mentre un’agitata signora gli racconta un sogno strano. “Vede, dottore…”, inizia la donna. E poi giù un racconto impossibile che ha per protagonista un curioso personaggio che le popola i sogni e le dà notizie e consigli sulla sua vita e sull’universo.
Siamo a New York. Probabilmente ai piani alti di qualche grattacielo di Manhattan. La donna parla, racconta, mette insieme ricordi. E lui, lo psichiatra, disegna veloce. Viene fuori il faccione di cui sopra. Un bell’ovale un po’ insignificante, un po’ deficiente, graffiato velocemente a carboncino su un foglio bianco che sembra un identikit. E in un attimo comincia la leggenda. Metropolitana.
Perché nello studio arriva altra gente, passano altri pazienti, e il dottore si è “dimenticato” il disegno sulla scrivania. E loro, i pazienti, sbirciano, guardano… e… saltano dalla sedia. “Vede, dottore…”. Lo conoscono! Lo hanno visto anche loro. Il tizio, il proprietario del faccione, è entrato anche nei loro sogni. E scoppia il caso. In tutto il mondo. Quante saranno, mille? Diecimila? Di più. Molte di più le persone che quel tizio lo hanno incontrato in sogno. Ci hanno parlato, hanno ascoltato i suoi “consigli”. Grandezza di una leggenda metropolitana, capace di correre veloce, penetrare, sfondare il fragile muro di una Rete ansiogena e figlia di questi tempi agitati e impauriti. Capace di bruciare distanze e trasformare un buffo disegno nell’altra faccia di Dio.
Eccola, è questa l’ultima trovata degli ex Blissett che ora si muovono in maniera autonoma e si sono creati ognuno la propria cellula di terrorismo mediatico.
Quella del faccione si chiama Guerriglia Marketing. Il suo fondatore è un ex del collettivo. Probabilmente amico anche del gruppetto che poi scrisse Q., fece il funerale ai Luther Blissett e rinacque col nome di Wu Ming. “Nessuno”.
Si chiama Andrea Natella e se andate sul sito dell’Università di san Marino scoprite che è ideatore e direttore creativo di guerrigliamarketing.it. Sociologo e autore televisivo specializzato in programmi di magia e prestigiazione. Come giornalista si è occupato di fenomeni giovanili e comunicazione. E’ stato curatore del primo libro italiano sul fenomeno dei rave illegali “Rave Off” e con pseudonimi diversi ha pubblicato saggi di ufologia, sesso estremo e arte del sabotaggio. Attualmente è Creative Head Guerrilla in K-Events.
Insomma uno stramaledetto terrorista mediatico che questa volta l’ha fatta veramente grossa. Si è inventato un sito americano, lo psichiatra e la donna agitata. Poi si è inventato anche migliaia di persone che quella “faccia” l’hanno vista sul serio. Un blog. Con migliaia di dichiarazioni tra il preoccupato e il sorpreso.
Perfetto. Il suo faccione ha tolto i sonni a mezzo mondo e c’era qualcuno che aveva cominciato anche a dire che forse… che forse era arrivata finalmente Pasqua. La Resurrezione.
Bentornato Capitano Gert. Gran bel lavoro.
Il faccione che entra nei sogni è un bufala. E voi siete geniali. Come sempre.

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