Un attacco in piena regola. In una data simbolo. L’11 settembre. Solo che non ci sono stragi e morti ammazzati. Ma un’immagine, provocatoria, che brucia. Come fuoco.
Maradona con la maglia del Brasile sulla homepage del sito della Federcalcio Argentina.
E’ questo il nuovo attacco del KKR, i pirati informatici da mesi in lotta contro il governo di Cristina Fernandez Kirchner.
di DIEGO PURPO
L’Argentina è in guerra. Una guerra informatica che dura, ormai, da diversi mesi. Da una parte il governo e le istituzione, dall’altra un gruppo di hacker locali, meglio conosciuti con la sigla KKR.
L’altra sera, 11 settembre 2009, l’ennesimo attacco.
I pirati informatici si sono divertiti a sostituire la homepage del sito della Federcalcio Argentina (www.afa.org.ar) con una una foto di Maradona, l’ex “Pibe de Oro” ed attuale ct della nazionale di calcio, con indosso la maglia del Brasile.
“Un’immagine vale più di mille parole” la didascalia. Un gesto che sottolinea il momento no vissuto dalla “Seleccion”, che ha messo a rischio la qualificazione ai mondiali 2010 in Sudafrica.
Il gesto, tecnicamente definito defacement o defacing, può sembrare quello di un tifoso deluso dalle prestazione dei suoi beniamini, ma, in realtà, si inquadra in quello che è un piano ben congeniato, che mira a indebolire l’immagine di una nazione, l’Argentina, ed i suoi organi di potere.
Le sue vere intenzioni il KKR leha ben dichiarate alle 19 del 13 Agosto scorso. In modo molto chiaro.
A quell’ora il sito ufficiale della città di Buenos Aires ha perso la propria pagina principale ed al suo posto è comparsa un’immagine raffigurante una radiografia del cranio del noto personaggio dei cartoni animati Homer Simpson.
Questa volta niente didascalia, ma una vera è propria dichiarazione di guerra.
Il KKR accusa il governo argentino di emanare “leggi retrograde ed infantili, che ogni giorno ci avvicinano al suicidio sociale”. In più il KKR chiede alla popolazione di ribellarsi e dire no al Impuestado Tecnologico, unatassa che sarà applicata a tutto il materiale tecnologico prodotto al di fuori della provincia della Terra del Fuoco, attraverso l’aumento dell’aliquota IVA.
Nello stesso “documento” il KKR si rivolge a tutti i defacer argentini invitandoli a colpire i siti con estensione .gov.ar, cioè i siti governativi argenti, al grido “se chiedono la guerra gliela daremo”.
Il risultato sono 27 violazioni. Ben 27 siti governativi argentini subiscono la stessa sorte: al posto della loro homepage appare la stessa immagine di Homer.
Le vittime del KKR non sono solo enti ed istituzioni. Non sfuggono all’azione dei “pirati argentini” siti di note aziende e multinazionali come PEPSI, UCR (operatore telefonico) ed il sito ufficiale della squadra di calcio del Boca Juniors.
Verrebbe da chiedersi quale sarà il prossimo obiettivo, ma la domanda più urgente è un’altra: come la prenderà Diego?
Hacker del KKR attaccano l’Argentina L’obiettivo ora è Maradona e la Federcalcio
13 Settembre 2009
povero diego… però non far giocare milito, samuel e cambiasso ma come si fa?