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Tornano 'i segni degli zingari'

Allarme in Inghilterra per i graffiti dei topi d'appartamento

di Felicia Cortese 14 Settembre 2015

In Inghilterra Polizia allertata dai “segni degli zingari”. Centinaia di segnalazioni per i ‘misteriosi’ graffiti che secondo molti permettono ai topi di appartamento di sapere tutto sulla casa e sulle abitudini del suo proprietario, per poi derubarlo indisturbati. La Polizia del Warwickshire mette a disposizione un ‘numero verde’. I giornali inglesi danno ampio spazio alla notizia. Ma è una leggenda metropolitana tra le più antiche. Che torna sempre. E sempre qualcuno ci casca.
La notizie è apparsa sul DailyMirror oggi. Un’intera regione inglese, quella del Warwickshire, è in allarme per una serie di disegni apparsi davanti alle porte di molte case.
Disegnati col gesso i piccolo graffiti darebbero il via libera ad imminenti furti. Ma segnalerebbero anche lo ‘status’ dei proprietari. ‘Ricco’, “nulla da rubare”, ‘sistema d’allarme’ e amenità varie, che però hanno molto preoccupato la gente del posto.
Police
 
La memoria è subito andata ad un altro allarme diffuso meno di un anno fa nel West Yorkshire, dove la polizia, fece addirittura stampare l’elenco dei segni e lo distribuì nelle scuole e nelle case. Lo chiamarono, in uno slancio di fantasia, il “Codice da Pinci”. E naturalmente la notizia fece il giro del mondo.
Ora torna l’SOS ladri d’appartamento e le autorità locali mettono a disposizione un numero verde per le segnalazioni.
Peccato che nessuno si sia ricordato che è una bufala tra le più antiche e le più diffuse.
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In Francia un volantino con i ‘segni degli zingari’ è apparso per la prima volta già nel 1987. E si guadagnò l’onore di un vero e proprio studio che venne poi pubblicato da Jean-Noel Kapfer nel libro “Le voci che corrono”. Kapfer analizzò il fenomeno in Francia, ma riportò anche fenomeni simili nei Paesi Bassi e anche in Portogallo e in Francia. Fino a raccontare che un elenco molt simile a quello che circolava in Francia alla fine degli anni Ottanta, girò in America addirittura tra gli anni Venti e Trenta.
In Italia il “Codice dei Ladri” è apparso per la prima volta nel 1997. Sulla scrivania dell’allora Ministro degli Interni Giorgio Napolitano. Ma la cosa non ebbe seguito.
Il fenomeno riesplose sette anni dopo. Nel 2005 i media parlarono diffusamente dei ‘segni degli zingari’, fino a quando una serie di siti specializzati dimostrarono che si trattava di una leggenda metropolitana.
Dieci anni e i disegnini riappaiono in Inghilterra. E, per l’ennesima volta, i giornali ci cascano.

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