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E 007 cadde nella trappola di Facebook

di Gialli.it 10 Luglio 2009

Foto e dettagli privati della vita e delle abitudini del nuovo capo del MI6 sono finite su Facebook. In Inghilterra è imbarazzo totale. La sicurezza dei Servizi Segreti potrebbe essere stata compromessa” dicono a Londra. Ecco la più incredibile beffa del social network più famoso del mondo.
di SONIA T. CAROBI
Un po’ di tempo fa avevano un nome in codice: C.
Una sola lettera. L’iniziale del primo direttore del Secret Service Bureau, il capitano Sir George Mansfield Smith-Cumming.
Da allora ogni numero uno dell’agenzia di spionaggio britannica più nota con il nome di MI6 (Military Intelligence sezione 6), per ovvi motivi di segretezza dovrebbe utilizzare quel codice. Ma…
Ma oggi c’è Facebook e anche il “volto misterioso” del nuovo capo degli 007 inglesi è finito nella trappola del social network più frequentato del globo.
Povero John Sawers, lui voleva essere come James Bond, ma la moglie ha pensato bene di mettere l’album di famiglia su FB, e con una manciata di “tag” è crollato l’ultimo mito dei sudditi di Maggie.
La notizia è rimbalzata come un tornado. L’attuale ambasciatore britannico all’Onu che dal prossimo novembre guiderà i servizi d’intelligence britannici per l’estero è finito in rete. Su Facebook c’è tutta la sua vita, le sue abitudini, i luoghi che frequenta, i dettagli della sua abitazione.
Nell’album di Shelley Sawers (la moglie) c’è John che va a scuola con i figli, John che gioca a frisbee sulla spiaggia, John vestito da Babbo Natale. Neanche l’ombra di una Bond Girl. Ma questo è un dettaglio.
Ad accorgersene non sono stati gli 007 della sezione spionaggio elettronico, ma i sonnacchiosi giornalisti del Mail di Londra, che quando si sono trovati su FB il faccione sorridente di Sawers sono saltati dalle sedie. E la prima cosa che hanno fatto è stata telefonare al Foreign Office, ovvero il ministero degli Esteri, dal quale dipende formalmente l’MI6. L’effetto è stato immediato: ogni traccia di vita familiare del nuovo capo dell’Intelligence è scomparsa dalla pagina di Facebook della signora Sawers.
Ma la frittata, ormai, era fatta.
Duecento milioni di persone potevano tranquillamente “chiedere l’amicizia” di quel simpatico signore col cappello di Santa Klaus.
“La sicurezza del capo dell’MI6 potrebbe essere stata compromessa”, ha affermato senza mezzi termini una fonte di governo consultata dal quotidiano londinese. Mentre numerosi esponenti del mondo politico britannico hanno confidato al giornale che l’incidente solleva seri dubbi sulla capacità di un “outsider” come Sawers di dirigere lo spionaggio.
Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore.

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