A sorpresa arriva su Netflix Il Nome della Rosa.
La serie televisiva italo-tedesca, creata e diretta da Giacomo Battiato per Rai Fiction, spunta nel palinsesto della piattaforma streaming più famosa del mondo, dopo il deludente debutto in Rai. E l’apparizione improvvisa e non annunciata sembra veramente l’ultima spiaggia per un adattamento televisivo che non ha convinto nessuno.
In Rai, tra la prima e la terza punta, il 50% di spettatori in meno. Su Netflix la speranza è che gli onnivori divoratori di serie Tv possano decidere che sei puntate non siano poi un impegno eccessivo. E allora l’impossibile scommessa di John Turturro, costretto a fare i conti con un precedente troppo illustre (un certo Sean Connery), potrebbe anche essere riconsiderata.
In fondo la serie non può essere paragonata minimamente al film di Annaud, ha una sceneggiatura che punta più al romanzo storico che non al giallo, e un cast di tutto rispetto, con il meglio del teatro e del cinema italiano. Riguardarsela senza pensare al filmone del 1986, e provando a chiedersi chi dei due registi sia andato più vicino alle intenzioni di Eco, potrebbe diventare un bel gioco tra ‘esperti di serie tv’.
Insomma sei puntate a partire dal 12 aprile, per dare una nuova occasione alla serie Tv tratta dal giallo più bello del Secolo.