Un antropologo ‘scenderà’ da Imola a Napoli per studiare il ‘mistero’ del femminielli.
E’ questa la notizia che in queste ore sta girando sui social network più gettonati della Rete.
Secondo Stefano Cavina, studioso che da un po’ di anni gira l’Italia col meccanismo del couchsurfing, un sistema che permette di ospitare e farsi ospitare gratuitamente, quello dei ‘femminielli’ è un fenomeno unico e tutto napoletano. “Si tratta – dice – di figure tipiche della tradizione culturale partenopea, la cui identità di genere è indefinita. Spesso sono confusi con la più nota comunità transgender o transessuale, pur rappresentando una peculiarità storicamente ancorata nel tessuto urbano di Napoli, dove vengono spesso invitati ai matrimoni perché ritenuti in grado di portare fortuna agli sposi”.
Cavina è molto incuriosito da questi personaggi e verrà in Campania per partecipare alla processione dei femminielli di Montevergine, vicino Avellino, che dal punto di vista antropologico è molto interessante.
Alcuni quotidiani on line si sono interessati agli studi di Cavina titolando i loro pezzi con frasi del tipo: “Il mistero dei femminielli”. Viene da chiedersi: “Ma si possono definire ‘misteri’ le scelte di vita delle persone”. Bah. Ecco, questo è un ‘mistero’ che Gialli.it farà volentieri a meno di seguire. Perché forse l’antropologia non c’entra. Ma c’entra una cosa che è molto vicina al razzismo.
Il mistero dei femminielli
24 Gennaio 2014