Cinquantadue anni fa, il 15 aprile del 1967, moriva Antonio de Curtis, meglio conosciuto come Totò.
A Napoli poche e frettolose iniziative per ricordarlo, ma il Principe della Risata non si è abbandonato a inutile polemiche e ha pensato bene di tornare a Napoli, da… fantasma.
Già, perché sono mesi che decine di persone giurano di aver visto lo spettro dell’indimenticabile artista napoletano aggirarsi nei pressi di Palazzo San Giacomo, quasi a voler ricordare al primo cittadino di Partenope che lui non è certo uno che si può dimenticare così facilmente. Soprattutto nei giorni dell’anniversario della sua scomparsa.
E allora rieccolo da fantasma, per le strade di Napoli, avvistato da ben 14 persone pronte a giurare che si, era proprio lui il Principe Antonio De Curtis.
Naturalmente, la notizia che ha fatto il giro del Web nei mesi scorsi, torna inesorabile in queste ore, per due motivi. Intanto la concomitanza con l’anniversario della morte, e il contemporaneo arrivo, in città del Re dei Ghostbusters, deciso a vederci chiaro.
Lui si chiama Massimo Merendi. E’ il Presidente della «National Ghost Uncover». E dal gennaio 2010 ad oggi ha esaminato oltre duemila segnalazioni relative ad apparizioni di fantasmi, poltergeist, licantropi, vampiri, Ufo.
Merendi si era già fatto un giro a Napoli a fine marzo. Ora, però, è tempo di andare fino in fondo alla faccenda, e proprio in questo week end potrebbe ritornare a Napoli con rilevatori sofisticati sonori, decifratori di raggi gamma, telecamere a infrarossi e strumenti a onde elettromagnetiche, per affrontare il Fantasma più blasonato di Napoli.
Gialli.it vi terrà aggiornati sugli sviluppi di questo delicato caso. Anche perché se qualcosa di vero c’è si nasconde di sicuro nella frase finale de La Livella: “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie… appartenimmo à morte!“.