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Un Lupo Mannaro all'Università

La University of Hertfordshire dedica tre giorni alla licantropia

di Serena Laudadio 4 Settembre 2015

La University of Hertfordshire, una delle più apprezzate università inglesi, dedica tre giorni ai lupi mannari.
Conferenze, presentazioni di libri, proiezioni e spettacoli, ma soprattutto viste guidate alle tombe di alcuni licantropi.
Primo giorno centinaia di persone. A conferma del rapporto antico e misterioso che lega l’uomo al lupo.
Fa un po’ strano vedere una compassata accademia britannica occuparsi di licantropi. Ancora più curioso è vedere con quanto entusiasmo studenti, ma anche semplici visitatori, hanno riempito l’aula magna della University of Hertfordshire per seguire l’apertura di Warewolf (così si chiama la tre giorni dedicata ai lupi mannari), mangiando amenamente biscottini con l’immagine di Cappuccetto Rosso.
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Ad Hertford non sono nuovi ad iniziative del genere. Un po’ di tempo fa si erano occupati di vampiri. Incassando lo stesso successo di oggi. Ma Warewolf promette anche iniziative molto particolari. Come la visita alla tomba di Pietro, il ragazzo lupo, che agli inizi del Settecento visse nei boschi camminando a quattro zampe e spaventando la popolazione. Fino a che Giorgio I non se lo portò a Kensington Palace. Aveva un collare, con inciso il luogo dove era ospitato, e a Palazzo divenne una specie di fenomeno da baraccone. Fino a quando non morì solo e abbandonato, e la gente del posto face una colletta per dedicargli una lapide.
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“La gente è sempre stata molto attratta dai lupi mannari – dicono gli organizzatori della tre giorni – film e libri sull’argomento riscuotono sempre molto successo. Ma nessuno conosce la storia di un fenomeno combattuto per secoli al pari delle streghe. In Francia, in Germania, nei secoli passati, sono state decine le persone impiccate per licantropia”.
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Facevano paura i ‘lupi mannari ma quella paura, in molti casi era addirittura indotta. “Il Lupo, in genere – spiega Kaja Franck – è una metafora del maschio predatore. Un po’ come succede nel luogo comune della similitudine tra le donne e i gatti. La stessa storia di Cappuccetto Rosso altro non era che un monito, un avvertimento alla ragazzine per metterle in guardia dai maschi predatori”.
“Anche i Dracula di Bram Stoker – spiegano ancora a Hertfordshire – ha molto a che fare con il Licantropo. Forse molto di più che con i vampiri”.
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Nel primo giorno di Warewolf si è parlato di tutte le leggende che ruotano intorno ai licantropi. Spiegando, ad esempio, come si sono diffuse tutte le credenze popolari, dal morso di lupo che trasforma in licantropo (leggenda del ventesimo secolo), all’uso di proiettili d’argento per ucciderli (anche questa una leggenda metropolitana contemporanea), fino ad analizzare molti processi per licantropia del passato, che presentano numerosi punti di contatto con quelli per stregoneria.
“Perché tanto successo? – scherzano gli organizzatori – Perche siamo attratti dalla paura più che da ogni altra cosa. E ci interessa il lato oscuro del cose”.
Secondo la tradizione il Lupo Mannaro è una creatura condannata da una maledizione a trasformarsi in bestia feroce ad ogni plenilunio.

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