E durata 24 ore esatte. Ma è stata la caccia ai “misteri inspiegabili” più divertente degli ultimi mesi. Se la sono inventata quelli di Google Italia. E in poche ore il web è passato dalla curiosità al dubbio, dal divertimento all’ansia. Perché il motore di ricerca più famoso del mondo ha deciso di dedicare il suo logo ad un Ufo? Perché lo ha fatto senza dare spiegazioni? Perché tanto mistero? Ecco la storia di un tranquillo sabato di fine estate. Ecco la storia di un enigma costruito a tavolino. Ecco quello che è accaduto sabato 5 settembre 2009. In via Internet.
di SONIA T. CAROBI
Il gioco è cominciato alle prime luci dell’alba del primo sabato di settembre. Il primo sabato lontano dalle vacanze e con la testa già ad un anno di lavoro, di stress, di corse contro il tempo.
Quelli che hanno acceso il computer mentre sorseggiavano il caffè non se ne devono essere accorti subito. Il marchio di Google era cambiato. Non è una cosa particolarmente strana. A Larry Page e Sergey Brin, i fondatori del motore di ricerca, il giochino è sempre piaciuto molto. Il logo cambia quando c’è da ricordare un evento importante. I grafici ridisegnano il marchio e un “title”, che si attiva al passaggio del mouse, spiega la scelta.
Insomma niente di particolare. Sabato 5 settembre il logo è dedicato agli Ufo. C’è una navicella aliena che “rapisce” una delle “o” di Google. Viene naturale gustarsi la spiegazione della curiosa dedica. Il cursore del mouse si sposta sulla famosa scritta colorata e… sorpresa! Per la prima volta non appare nessuna spiegazione. Nessuno titolo, neanche una parola.
Quelli che si stavano pigliando il caffè devono averci pensato un attimo, devono aver posato la tazzina e devono aver cliccato sul logo. Ed è a quel punto che è cominciato il delirio.
Clicchi e il motore ti porta su una serie di pagine dedicate ai misteri inspiegabili. Ma non c’è nessun riferimento particolare al 5 settembre. Nessun “evento” del passato. Nessuna ulteriore e tranquillizzante spiegazione. In meno di due ore la domanda più digitata è: perché?
Perché l’hanno fatto? A che cosa vogliono alludere?
Inutile dire che le prime risposte sono le più disparate e risibili. E’ in corso un’invasione aliena. Sabato 5 settembre è la ricorrenza del più famoso atterraggio ufo sulla terra (sic!), e via con le ipotesi più incredibili.
Poi entrano in gioco gli “investigatori” seri e una serie di ipotesi plausibili prendono corpo.
Nel primo pomeriggio
La prima spiegazione interessante arriva dal sito Skidiamond.org. Sono loro a scovare una notizia che ha dell’incredibile. Il 10 settembre 1956 un incidente d’auto uccide due giovani alla guida delle loro rispettive auto. Siamo sulla statale 101 a sud di Eureka, in California. I due ragazzi si scontrano frontalmente e muoino nell’impatto. All’ospedale i medici scoprono che sono nati nello stesso giorno. Il 5 settembre del 1933. Ma non hanno alcun rapporto di parentela né si sono mai conosciuti. La notizia fece il giro del mondo. Quelli di Skidiamond.org pensano che il riferimento di Google sia propria a questo episodio inspiegabile. Ma c’è un problema. Perché inserire una navicella aliena sopra il logo? E soprattutto il cambio di marchio è relativo solo a Google.it. Da altre parti del mondo la scritta colorata non è stata cambiata.
Bisogna continuare a cercare.
Qualche ora dopo
Siamo intorno alle 16 quando altri siti sembrano vicini ad una risposta. La scritta, secondo gli “investigatori” della rete è dedicata ad un festival in cui si celebra uno dei più strani avvistamenti ufo collettivi avvenuto nella città di Exeter qualche anno fa. L’Exter Ufo Festival (che si tiene appunto il 5 settembre 2009) è però un appuntamento tutto britannico. Exeter è una cittadina nel sud-ovest dell’Inghilterra. Proprio nel cuore della contea del Devon. Google.it c’entra poco.
La ricerca continua. Intanto Mozilla decide che deve partecipare al gioco e per qualche ora cambia il logo e inserisce un paio di dischi volanti a lato della scritta. L’ansia della rete sale alle stelle.
Arriviamo noi
Con una punta di malcelato orgoglio dobbiamo dirlo. E’ Gialli.it che verso le 17 posta la prima notizia plausibile e divertente sui “misteri inspiegabili” di Google.
La scritta, secondo i rumors della rete, potrebbe essere dedicata ad una donna. Ma non ad una donna qualsiasi. Lei si chiama Miyuki Hatoyama, ed è la moglie del futuro premier del Sol Levante, Yukio Hatoyama. La signora in questione qualche giorno fa aveva raccontato, senza troppi imbarazzi, di essere stata rapita dagli alieni e trasportata su Venere!
Stravaganze, certo. Ma la notizia è che il nostro presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, sarà il primo capo di stato ad incontrare la coppia. Google si deve essere chiesto di cosa parleranno i potenti della terra, e cosa penserà il nostro vecchio e simpatico presidente di fronte ad una first lady che gli racconterà tutti i particolari della sua visita su Venere!
Da qui un logo che è uno sfottò divertente e divertito.
Il nostro sito fa in poche ore più di mille contatti.
A sera
Mancano poche ore alla mezzanotte. Si stanno per spegnere i fuochi e l’imprimatur al mistero di Google lo batte l’Ansa. L’agenzia di stampa passa la notizia a tutti i quotidiani facendo riferimento ad un ipotetico rapimento di cui sarebbe stato vittima un agricoltore americano il 3 settembre del 1965. Nel pezzo l’Ansa riporta anche la nostra tesi.
A pochi minuti dalla mezzanotte l’ìTelegraph, quotidiano inglese, sul proprio sito, riprende alcune tesi dei blogger secondo cui il 5 settembre ricorre il primo anniversario dello sbarco degli alieni sulla terra.
Ormai ci siamo. Le campane battono dodici rintocchi. E come per magia il logo di Google ritorna quello di sempre.
Il mistero inspiegabile non ha una risposta definitiva. Ma se ne continuerà a parlare. C’è da giurarci.
Google e i misteri inspiegabili Cronaca di un sabato "alieno"
6 Settembre 2009
Non è esatto che il sito interessato sia stato solo google.it, ma anche alcuni altri senza un’apparente logica precisa, ad esempio quello giapponese, quello tedesco, quello canadese, quello messicano ed altri che ora non rammento e che ormai non è più possibile verificare. Ma molti altri sono rimasti invariati.
L’intento di chi ha voluto comunicare qualcosa con quel logo, passa anche per la scelta precisa dei siti a cui è stata dedicata la modifica del logo.
Cordiali saluti.
scusate…ma ditemi una cosa…non avete altro a cui pensare se non ad uno stupido logo?…bah…poi dicono che il mondo va a rotoli…va bene la curiosità, ma scriverci un itnero post sopra lungoanche abbastanza….ripeto…bah
che strana polemica. la passo proprio perché non la capisco. Alle 11 di sabato 5 su internet c’erano migliaia di persone che si facevano la stessa domanda: perché? Noi abbiamo scelto di fare informazione in un settore un po’ particolare. A volte frivolo e strampalato. Ma facciamo pur sempre informazione. A questo punto verrebbe da chiedersi che senso ha dedicare migliaia di giornali a 22 ragazzi che corrono dietro ad un pallone in mutande, oppure canali televisivi a gente che pesca trote, o, peggio ancora, alla Festa di Piedigrotta a Napoli che non gliene impippa a nessuno, o magari l’apertura del maggiore quotidiano italiano alla signorina Noemi Letizia. Credo si chiami informazione. Credo. Ma naturalmente non intendo contraddirla. Volevo solo dire la mia.
con stima
…ma che c’entra la festa di Piedigrotta in questo elenco? avrei da ridire anche sugli altri punti in effetti…la festa di Piedrigrotta è un evento che non “impippa” te ma non per questo la devi denigrare…innanzitutto è un’antica festa popolare, e già questo dovrebbe farti pensare, e poi, se non altro, è un evento musicale che propone gruppi emergenti ma anche ospiti internazionali…non so se mi spiego…certo mille volte meglio questo che i vostri pipponi mentali con il logo di google…ma non c’entra proprio il paragone, è solo una critica gratuita…forse dovevi paragonare il mistero del logo di google al mistero del fantasma formaggino…per dare la giusta importanza al fatto…
quanta foga… esprimevo una mia opinione. nient’altro. ho sempre pensato che per questi eventi bisognerebbe sedersi ad un tavolo e provare a ragionarci un po’. non certo per cancellarli. ma per dargli un senso. magari nel solco della tradizione. come dice lei. ma Gialli.it non è la sede giusta. E non mi va di contraddirla. Ognuno la pensa a modo suo. Ed è sacrosanto.
Non si tratta né di uno “stupido logo” come lo chiama lei, né di una “curiosità”, bensì di un messaggio criptico apparso sulla pagina iniziale di uno dei siti internet più importanti. Perciò non mi sembra possa essere declassato ad una sciocchezza; e ciò anche se alla fine si trattasse di una burla, il che è molto probabile, considerato che gli informatici sono dei mattacchioni incalliti.
Ma rimane il fatto, molto più sottile di quanto lei creda, di una comunicazione mediale complessa lanciata anche come una sfida, e che dunque non può non suscitare interesse e riflessione in tutti coloro che, bene o male, hanno quotidianamente a che fare con internet.
Cordiali saluti.
potrebbe essere che vogliono far avvicinare alle numerose notizie di ufo una gran parte di persone che non ci si sarebbero mai avvicinate