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Escape Room. Ecco quella di Napoli

Arriva in città il fenomeno dell'anno: la 'stanza da cui scappare'

di Gialli.it 10 Settembre 2015

Anche Napoli ha la sua prima Escape Room. Da domani apre in città la ‘stanza da cui scappare” che sta facendo impazzire mezzo mondo. Il primo ‘esperimento’ napoletano è di Marco Stoppelli e Marianna Gagliardi. Due operatori turistici che si prendono il primato partenopeo del fenomeno dell’anno. Siamo andati a vedere.
Il fenomeno è esploso negli Stati Uniti da poco più di un anno. Ma qualcuno dice che in Giappone era già una realtà. Si chiama Escape Room. “Stanza di fuga”, stanza da cui scappare. La prima a Los Angeles, poi a ruota New York e Pittsburgh. E poi ancora in tutti gli Stati Uniti d’America. Una , due, dieci in ogni città americana. A dimostrazione di quanto sia piaciuta l’idea di chiudersi in una stanza e in un’ora di tempo tentare di uscire.
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In Italia le Escape Room sono arrivate un po’ dopo. Ma anche da noi il successo è stato immediato. Prima a Torino e poi via via in tutte le città dove il gioco, che nasce da un video game, poteva facilmente attrarre giovani e appassionati di enigmi.
Marco Stoppelli e Marianna Gagliardi, 27 anni lui, 25 lei, e una buona esperienza nel settore del turismo, hanno il merito di aver portato, per la prima volta, la ‘Scatola’ anche a Napoli.
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Sono in via Diocleziano, 86. In un piccolo appartamento al primo piano, dove campeggia un’insegna che la gente non ha ancora capito cosa significhi. “Escape Room Napoli”. Il gioco del momento.
Un’ora chiusi in una piccola stanza, a cercare indizi, a mettere insieme informazioni, a decrittare codici segreti e a cercare la ‘maledetta chiave’ che permetterà al gruppo di ‘investigatori’ di uscire ‘sani e salvi’.
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“Abbiamo letto delle Escape Room – dice Marco – su Internet. E abbiamo deciso di andare subito a vedere. Siamo stati a Roma, a Rodi, e ci samo convinti che quel gioco poteva funzionare anche a Napoli”. Detto fatto. I due ragazzi prendono un appartamentino a Fuorigrotta e allestiscono due ‘stanze’. La Cella e l’Esploratore. Due storie diverse e tanti indizi, nascosti in piccole scatole di legno, che possono essere aperte solo seguendo un filo logico. L’ultima scatola è la Chiave. L’unica possibilità di uscire e vincere.
“Un’ora di tempo – ci racconta Marianna – e la voglia di ragionare, cercare, capire. Poi se dovesse risultare troppo difficile proveremo ad aiutarli”.
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Si comincia domani. 11 settembre. E già la prima settimana è quasi tutta esaurita. Si può andare in via Diocleziano di mattina e di sera. Si entra in squadre. Minimo due persone, massimo cinque. E il prezzo è di 15 euro a persona. Per un’esperienza che promette divertimento e mistero.
L’appartamento è semplice, quasi spoglio. Ma è forse proprio questo ‘vuoto’ che rende tutto più intrigante. “Stiamo già pensando – dice Marco – di realizzare una terza stanza, tutta dedicata all’horror. Così chi ha voglia di tornare avrà tre avventure da superare”.
Bella idea, insomma. Anche perché non esisteva un’Escape Room a Napoli e nel sud. Mentre in altre città d’Italia le ‘scatole’ sono tante, diverse, e vengono continuamente recensite anche su TripAdvisor. E tra i diversi proprietari è una gara per offrire sempre il meglio agli affamati appassionati di segreti ed enigmi.
Non resta che fare un giro alla Escape Room di via Diocleziano. Ecco il sito e tutto quello che occorre per prenotare.
 
 
 
 
 
 

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