Il successo immediato de Il Destino dell’Orso, apre un nuovo ‘caso Ferrante”. Chi si nasconde dietro lo pseudonimo Dario Correnti, che firma il secondo romanzo con la coppia Besana/Piatti, edito da Giunti e apparso in libreria il 2 luglio scorso? Chi sono i fantomatici ‘due giornalisti’ che hanno scelto di lavorare nell’ombra celando le loro reali identità? La redazione di Gialli.it, che ha amato Nostalgia di Sangue, e questo ultimo mistero svizzero tra montagne incantate, vecchie storie di assassini seriali, cadaveri mummificati e orsi famelici, ha un’idea. E come facemmo per Elena Ferrante la mettiamo sul piatto senza indugi. Dietro Dario Correnti c’è la coppia di criminologi e giornalisti più rodata ed esperta degli ultimi anni: Andrea Accorsi e Massimo Centini. Quelli che per Newton Compton hanno firmato la bibbia dei Serial Killer, ma anche uno dei più interessanti viaggi nei Grandi Delitti Italiani risolti e irrisolti.
Il movente? La profonda conoscenza di un caso che li accomuna da sempre. Quello del Vampiro di Bottanuco, Vincenzo Verzeni. Uno dei più terrificanti serial killer italiani in azione tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la cui figura è centrale proprio nell’opera prima di Dario Correnti “Nostalgia di Sangue”.
Accorsi e Centini hanno raccontato entrambi dello Strangolatore di donne. Massimo Centini, pubblicando ben due libri (Il vampiro della Padania. Le indagini e il processo a Vincenzo Verzeni, lo «strangolatore di donne», Bergamo 1870, nel 2009 e Lo Strangolatore di Donne, cinque anni dopo, con la torinese Yume). Accorsi nel volume sui Serial Killer e intervenendo a molte trasmissioni televisive che hanno ripreso la storia del Vampiro della Bergamasca.
Insomma, un giornalista di nera e un criminologo, per due gialli che scavano nel passato, nella cronaca e nei cold case di cui la nostra Italia è piena.
Ipotesi azzardata? Gli pseudonimi sono un gran bel gioco letterario, e vengono pensati per essere scoperti. Noi abbiamo detto la nostra. Vediamo chi smentisce.
Ho appena terminato Nostalgia del sangue e mi è piaciuto tantissimo, la coppia Besana – Piatti detta Piattola la trovo molto intrigante, e poi la storia che richiama il killer Verzeni!!! Devo sottolineare che sono un’ intenditrice di thriller avendo cominciato a 10/12 anni a leggere i famosi gialli Mondadori (di nascosto) considerati allora letteratura x adulti !!! Adesso di anni ne ho 62!!!!