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E ora aprite quel cassetto

in un manoscritto l’addio di Andrea Camilleri

di Gialli.it 17 Luglio 2019

E ora qualcuno sarà costretto ad aprire quel cassetto dove il Maestro ha lasciato il suo ultimo capolavoro.
Andrea Camilleri se n’è andato via per sempre. Ci ha lasciato alle 8,20 di stamani, dopo aver combattuto per oltre un mese all’Ospedale santo Spirito di Roma. Lascia un vuoto incolmabile nel mondo della letteratura. Eppure proprio in queste ore di dolore e sperdimento la mente non riesce a sganciare l’uomo, lo scrittore, il personaggio pubblico, dalla sua creatura più famosa: il commissario Montalbano. Come se tra i due si fosse creato un legame indissolubile, eterno.
E allora le sue parole “il finale di Montalbano l’ho scritto 11 anni fa perché mi era venuta un’idea su come chiudere la saga…” e il suo insistere sul “quel cassetto” dove sarebbe stata conservata la copia originale dell’ultimo capitolo di Vigata, diventa la ricerca di un testamento intellettuale, laico, che solo il grande Maestro poteva scrivere e immaginarsi.
Bisognerà aprirlo quel cassetto. Senza aspettare oltre. Montalbano deve andare via con il suo papà. Insieme in un ultimo meraviglioso viaggio. Di scrittura, e storie meravigliose. Di parole, linguaggi, e misteri. Di pagine che hanno raccontato mezzo secolo d’Italia, e che sono sempre state ‘altro’ che semplici gialli.
“Montalbano non potrà comparire in nessun’altra forma. Il suo destino è già scritto. Non morirà e non andrà in pensione, è una soluzione originale che non posso proprio svelare”. Perfetto per immaginarsi che anche lui, il grande Camilleri, non potrà mai veramente finire. E che anche per l’ultimo viaggio possa essere scritta una ‘soluzione originale’. I giganti non muoiono mai.
Ciao Maestro. Ti ritroveremo tra le pagine di quel libro che hai tenuto nel cassetto, come le lettere di Amaranta di Cent’anni di Solitudine.

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