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Il Re dei Bari

di Gialli.it 28 Settembre 2013

Due anni di carcere al Re dei bari. Stefano Ampollini, in arte Parmesan.
L’anno scorso, in una sola notte, a Cannes, si era portato a casa 70mila euro. Due mesi dopo ci aveva riprovato. Ma lo arrestarono mentre incassava una vincita di 21mila euro. Mercoledì la sentenza. 24 mesi senza tavoli verdi. E senza lenti a contatto ai raggi infrarossi.

Quando gli hanno stretto le manette ai polsi, ha detto senza pensarci un attimo: “Sono un giocatore e un baro di fama internazionale”. E poi ha aggiunto: “e sono orgoglioso del mio lavoro”. La stessa cosa, l’ha ripetuta al magistrato che ha firmato, nei suoi confronti, due anni di carcere.
Si chiama Stefano Ampollini, ma il mondo dei tavoli verdi di mezza europa lo conosce col nomignolo di Parmesan. Lo hanno arrestato l’anni scorso, e mercoledì è arrivata la sentenza che lo ‘blocca’ per un paio d’anni.
Le sue astuzie hanno incantato tutti. Anche lo stesso magistrato che non ha potuto fare a meno di dichiarare che i suoi trucchi sofisticati sono «un mix di tecniche antiche e moderne, di grande astuzia».
Per due anni, quindi, nessuno rivedrà più Parmesan ad un tavolo verde.
Il colpaccio lo mise a segno nel 2011. Quando, grazie a degli occhiali a raggi infrarossi e ad un po’ di croupier compiacenti, si portò a casa, in una sola notte, ben settantamila euro.
Parmesan si muoveva soprattutto al casinò Les Princes di Cannes.
Il gioco era semplice. Aveva un compagno di merende e un po’ di amici all’interno casinò. Agli inizi del 2011 aveva acquistato delle sofisticate lenti a contatto a raggi infrarossi. Con duemila euro, in Cina, gli avevano spianato la strada per il suo attacco al Princes di Cannes.
Il resto era stato facile e voloce. Qualcuno gli aveva permesso di introdurre al tavolo verde un mazzo di carte segante, ‘leggibile’ solo grazie alle sue particolari lentine. Tra l’estate e l’autunno del 2011 Parmesan si è portato a casa una fortuna. Poi dopo la note del colpo da 70mila euro era sparito per un po’.
Lo hanno arrestato due mesi dopo. Allo stesso tavolo verde. Mentre stava per incassare una vincita di 21mila euro.
Lo stavano aspettando. E’ evidente.
Marc Concas, avvocato del proprietario del casinò di Cannes, ha raccontato alla Corte che le vincite di Ampollini erano apparse subito poco chiare: «La sicurezza del casinò ha trovato il suo comportamento oltremdo curioso e le sue vincite troppo facili. Alla fine ci siamo convinti che conoscesse le carte del croupier».
Il resto è storia nota. Ora bisognerà aspettare un paio d’anni per sentir riparlare del grande Parmesan. Speriamo passino in fretta.

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