Napoli, una filastrocca, dieci misteriosi sparizioni, e una strana telefonata. E’ tutto partenopeo l’omaggio a dame Agatha Christie firmato dal giornalista Antonio Vastarelli, e che gioca col capolavoro della Regina del Delitto.
In città se ne parla da mesi: Dieci Piccoli Napoletani, pubblicato da Fanucci nella collana Nero Italiano, piace e intriga.
Si tratta di un romanzo d’esordio, ma il riferimento ai Dieci Piccoli Indiani in salsa napoletana, funziona e fa volare l’ultimo giallo di quella che ormai possiamo tranquillamente definire la ‘scuola napoletana’, fondata da Matilde Serao, resa famosa da Attilio Veraldi, e imposta definitivamente, al grande pubblico, da Maurizio De Giovanni.
Vastarelli, classe ’69, laureato in Giurisprudenza e giornalista professionista, è un redattore di una testata storica napoletana (il Mattino), ma è anche un appassionato di musica. Ed è proprio il jazz, a dare i tempi e i ritmi al suo primo romanzo, che svela una Napoli nera, “bellissima e indolente”, e la sua borghesia decadente “tenuta insieme da diversi interessi criminali”.
Noi di Gialli.it leggeremo a breve il romanzo e lo recensiremo. Ma intanto segnatevelo: Dieci Piccoli Napoletani, il nuovo thriller della Fanucci, anche in formato Kindle.
Dieci Piccoli Napoletani
2 Marzo 2020