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Il segreto di Diabolik

Ebbe due diverse edizioni il primo albo del Re del Terrore

di Gialli.it 2 Agosto 2015

Apparve per la prima volta nel novembre del 1962. E nel giro di poche settimane era già un caso editoriale.
Ora, del mitico Diabolik, arriva in libreria una vera i propria chicca. “I Numeri Uno”. La incredibile storia del primo albo, che vale migliaia di euro e nasconde un segreto. Eccolo.
L’idea era venuta ad Angela. Angela Giussani. Milanese, classe 22, ex modella col pallino dell’editoria. “Facciamo un albo tascabile che racconti le avventure di un ladro”. Disse. E nessuno la prese sul serio. Ma le donne sono cocciute. E Angela non si perse d’animo. Creò una casa editrice tutta sua (la chiamò Astorina) e presentò al mondo mr. Diabolik. Il Re del Terrore. Tempo un anno e quel ‘giornaletto’ diventerà famoso in tutta Italia. Ma c’è un segreto dietro la prima pubblicazione di Diabolik. Un segreto che conoscono solo i collezionisti. Del mitico Numero Uno di Diabolik ne esistono due diverse versioni. Una, apparsa il primo novembre 1962. Un’altra, rifatta completamente, e mandata alle stampe due anni dopo.
Le cose sono andate così.
Angela Giussani decide di fare Diabolik. Scrive la sceneggiatura, e incontra un disegnatore cui propone di disegnare un personaggio che dovrebbe ricordare il Fantomas televisivo. Lui, il disegnatore, si chiama Angelo Zarcone. Ma tutti lo conoscono come ‘il tedesco’. E’ un disegnatore talentuoso, ma Diabolik non scatena la sua fantasia. Tante che quando presenta le tavole in casa editrice, Angela fa una smorfia curiosa. Ma ormai non c’è tempo. Il Re del Terrore deve andare in stampa.
C’è gente che ha fiuto. Per il successo. Angela Giussani, con Diabolik, fece immediatamente centro. Il fumetto ebbe numerosi consensi e venne anche ristampato. Con una serie di piccoli ‘aggiusti’ alla copertina.
Il mistero si consuma due anni dopo. Quando ormai Diabolik è una celebrità. Angela e la sorella Luciana (che nel frattempo ha deciso di lavorare anche lei alla Astorina) hanno ormai capito che Diabolik è destinato ad un successo duraturo e decidono di fare una cosa che non ha eguali nel modo dei fumetti. Decidono di far ridisegnare il primo albo. Il Re del Terrore. Che proprio non gli era piaciuto.
Detto fatto. Le tavole di Zarcone scompaiono nel nulla e il numero uno viene affidato a Luigi Marchesi, che già disegnava Diabolik da un bel po’. Sembra finita qui. L’edizione data 1° novembre 1962 diventa una rarità e scatena la caccia dei collezionisti. Ma il mistero diventa un vero mistero nel momento in cui i giornalisti si lanciano alla caccia di Zarcone. Fosse solo per chiedergli come l’ha presa, quella strana scelta delle Giussani.
Ecco. Questo è il mistero. In tanti anni di ribalta, di trionfi, di interviste, di mostre monografiche e quant’altro, del “tedesco” nessuna traccia. Nessuno è mai riuscito ad incontrarlo. Nessuno  conosce il suo vero volto.
Che fine ha fatto Angelo Zarcone? Nessuno lo saprà mai. Una sola cosa è certa. Se avete quel primo numero di Diabolik tenetevelo ben stretto. Vale diecimila euro. E per essere certi che non si tratti di un falso vi conviene anche comprare Diabolik – I Numeri Uno di Nicola Pesce editore, che questa storia ve la racconterà mille volte meglio di noi.

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1 thoughts on “Il segreto di Diabolik”

  1. Avevo 8 anni nel Novembre del 1962 quando nell’edicola del mio paese, Locri (RC). Avevo iniziato a fare la raccolta, purtroppo un incendio nel 1990 mi ha distrutto tutta la collezione e così con grande rammarico ho perso gran parte dei numeri. Con fatica sto ricostruendo la collezione e credo che ne valga la pena! Per me DK è il numero uno dei fumetti noir, lo considero intelligente e attento ai cambiamenti e le problematiche del Paese, DK in questi anni ha dimostrato di essere contro la violenza su i bambini e le donne e paradossalmente contro le mafie e le Loby di potere , quindi una specie di Robin Hodd versione Noir…

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