Qualche giorno fa ha caricato su YouTube una scena di Shining, sostituendo il volto di Jack Nicholson con quello di Jim Carrey. Risultato eccezionale, quasi un milione e mezzo di visualizzazioni in meno di 48 ore.
Lui si chiama Ctrl Shift Face. Un nickname, naturalmente. Realizza video clip stupefacenti, dichiarando sempre il gioco, eppure in questo ore è diventato un caso internazionale. Guardando con attenzione il suo lavoro, il mondo ora ha paura.
Non di lui, che è solo un bravo smanettone, ma della tecnica che usa. Deepfake. La chiamano così. Ed è la sintesi dell’immagine umana che si può gestire con l’intelligenza artificiale. Sembrava un gioco, e invece proprio dopo il successo del video di Shining taroccato, è scatto un vero e proprio allarme mondiale.
Il deepfake può essere utilizzato per scopi militari e politici, trasformando in un incubo la ‘barzelletta’ delle fake news.
Già, perché una cosa è dover gestire una notizia falsa, un’altra è ascoltare quella ‘bufala’ dalla voce, e dal volto, del Presidente degli Stati Uniti d’America. Tanto per fare un esempio.
All’Università di Washington c’hanno già provato. Hanno recuperato un file audio di Barack Obama e con un sistema neurale, basato sull’analisi di milioni di immagini dell’ex presidente degli Stati Uniti, hanno lasciato che fosse l’Intelligenza Artificiale a rendere credibili i movimenti delle labbra di Obama. Un po’ di mesi di lavoro e il 44° Presidente Usa, insignito anche del Nobel per la Pace, diceva quello che volevano loro. E ci sarebbero voluti altrettanti mesi per capire che si trattava di un video costruito con la famigerata tecnica del deepfake.
All’inizio il giochino era servito per assegnare volti noti a scene hard. Inquietante comunque. Ma nessuno aveva capito fino in fondo cosa sarebbe potuto accadere affinando quella tecnica. La clip di Ctrl Shift Face ha dato il colpo di grazia.
Oggi si possono creare video fake che rischiano sul serio di mandare in crisi il mondo. E la cosa terrificante è che ci sono sviluppatori che stanno rendendo la tecnica di uso comune. Sono decine le App che con un lavoro minimo restituiscono risultati sorprendenti.
Cosa accadrà? Come si arginerà un fenomeno del genere? L’allarme rosso è scattato in questo ore, e il mondo non ha ancora una risposta.