Ci sono canzoni che ti rimangono dentro per una vita. Che lasciano il segno, che ti porti dietro come una valigia sfondata. Canzoni che sono ricordi, colori, profumi, mani che ti accarezzano. Ma che sono anche storie, parole, messaggi e segreti.
Ce ne sono decine di canzoni così. Magiche, nere, seducenti. Ma una su tutte rimane la Regina del Mistero. La scrissero quattro ragazzi un po’ di tempo fa. E fu leggenda.
Ecco il nostro viaggio nei luoghi oscuri di Stairway to Heaven.
di ANTONIO SCATTERO
Quarant’anni fa mandarono in stampa il loro primo album. Sulla copertina c’era un dirigibile. Ma non un dirigibile qualunque. Il più grande oggetto volante mai costruito. Un LZ 129 Hindenburg. Che si chiamava come il suo ideatore, il conte Ferdinand von Zeppelin.
Ma anche come loro. Il quartetto britannico che in una notte si inventò l’hard rock. Jimmy Page, Robert Plant. John Paul Jones e John Bonham. Insomma, i Led Zeppelin.
Otto lustri a svisare sulle chitarre, a sfondare amplificatori, a fare impazzire di desiderio le groupies. Ma anche ad incidere dischi e firmare pietre miliari della musica rock. Come Stairway to Heaven. Uno dei brani più belli del Novecento. “Si, ci sono due strade che puoi percorrere, ma a lungo andare c’è sempre tempo per cambiare strada… “.
Ecco è proprio di questo che vogliamo parlarvi. Di Stairway to Heaven e di tutto quello che ha significato quel pezzo.
Perché la musica rock non è stata solo note, ma anche parole, messaggi, misteri.
E in quegli otto minuti e due secondi di bellezza assoluta, il mistero è l’unico protagonista. Noblesse oblige, mister Lucifer.
1971. Una scala per il paradiso
“Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa”. Genesi 28:12.
Qualcuno dice che siano parti da qui. Ma immaginarsi Page che legge la Bibbia fa un po’ strano.
La cominciarono a scrivere nel 1970. Il 5 marzo del ‘71 alla Ulster Hall di Belfast la suonarono per la prima volta dal vivo. E fu delirio.
Stairway to Heaven è entrata nelle vene di intere generazioni, è il brano più richiesto nelle radio di mezzo mondo e solo la partitura ha superato da tempo il milione di copie vendute.
Un capolavoro assoluto con una “strana” storia che si muove penetrante tra note e accordi. Quella storia, si dice, è dedicata a Lucifero.
“Cause you know sometimes words have two meanings”. Le parole hanno due significati. E questo lo sappiamo. Ma quando ascolti “…If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now it’s just a spring clean for the May Queen / Yes, there are two paths you can go by, but in the long run there still time to change the road you’re on…” (…Se c’è trambusto fuori dalla porta, non ti allarmare è solo la pulizia di primavera in onore della Regina di Maggio / Si, ci sono due strade che puoi percorrere, ma a lungo andare c’è sempre tempo per cambiare strada… ) non ti viene subito da pensare che devi fermare il disco e riascoltarlo. Al contrario.
E’ solo allora, solo allora, che una voce ti sussurra “Oh here’s to my sweet Satan. The one whose little path will make me sad, whose power is Satan. He’ll kill you with his 666. And in a little toolshed he’ll make us suffer, sad Satan”. (Oh Questo è per il mio dolce Satana, colui il cui piccolo sentiero mi renderà triste, con i suoi poteri è Satana. Lui ti ucciderà con il suo 666 e in un capanno degli attrezzi ci farà soffrire, triste Satana).
Figli di puttana. Stramaledetti Led Zeppelin. Ci andaste giù duro con le cazzate.
Il mio vicino di casa dice che l’ha sentita da qualche parte, quella melodia. “Cristo! L’ho sentita in Scozia. Sul lago di Loch Ness. Sembrava arrivare da lontano, da qualche villa sulle rive del lago! E’ possibile?”.
Certo che è possibile, coglione. Lì c’è Boleskine House. La villa di Aleister Crowley. Mai sentito nominare? E’ il padre del satanismo. E quella villa la vendette per quattro soldi. Perché era una villa maledetta dove di notte si sentiva una cazzo di strana melodia.
“E chi la comprò?”.
Molti anni dopo la comprò James Patrick Page, imbecille.
Lo chiamavano Jimmy. Fondò i Led Zeppelin.
“E la melodia, quella che si sentiva di notte?”
Stairway to Heaven. Echeccazzo.
Stairway to Heaven, la musica del Demonio
24 Settembre 2009
stramaledetti Led zeppelin???? Tutte cazzate il suono che è emesso ascoltando la canzone al contrario non è riconducibile a un messaggio subliminale,le parole in inglese sono scritte solo per assonanza non ..be comuque non vi è nulla di male…prendi gli Iron Maiden l’hanno pubblicato esplicitamente…Stairway to heaven rimarrà sempre uno dei più bei capolavori dei LED ZEPPELIN
concordo con cristian.. e se poi veramente fosse.. non è forse vero che nel satanismo le preghiere christiane al contrario siano usuali.. un’ode a satana al contrario sarebbe in un certo senso positiva, no? Ah ah, a parte le divagazioni, l’occultismo di page è noto, e se si parla di lucifero.. bhé, alla fine non si parla “del male”, si parla di “colui che ci ha dato la conoscenza”, disobbedendo a dio ma solo perché ci voleva bene. E poi cazzo, sono gli 8 minuti più belli e magici della storia!
Non per essere pedante, ma:
1) Alesiter Crowley non era affatto un satanista: informati prima di pubblicare idiozie
2) non c’è nessun messaggio subliminare, e anche se avessero voluto metterlo, le attrezzature del tempo non l’avrebbero permesso… e poi a quale scopo?
3) A Boleskine non si sentiva nessuna “strana melodia”, e Crowley la vendette perchè era sul lastrico
4) Il vicino di casa che sente Stairway è una boiata pazzesca: Page visitava raramente Boleskine e ci andava per starsene in pace, non per suonare a tutto volume tanto da farsi sentire fino a chissà dove…
E per favore! Il fatto di riempire di parolacce un articolo non lo rende migliore nè ti fa sembrare “più fico”…
Ragazzi, mi pare chiaro che non conoscete Antonio Scattero…
No, non lo conosco, e non vedo come questo possa cambiare l’opinione che ho di lui.