Se la portarono via il 25 gennaio del 2019, l’hanno ritrovata in un casale della campagna abruzzese. La Porta del Bataclan, dipinta da Banksy per ricordare le 90 vittime dell’attentato terroristico del 13 novembre 2015, rubata a Parigi è finita misteriosamente in Italia. Un giallo nel giallo, che almeno restituisce alla Francia la ‘Donna Dolente’ dello street artist più famoso del mondo.
La porta dell’uscita di sicurezza del locale parigino è stata recuperata grazie ad un’azione congiunta della polizia italiana e dei magistrati francesi. Era nascosta a Tortoreto, in provincia di Teramo, ma nessuno sa ancora come sia finita proprio in Italia. Esclusa la pista terroristica. Il furto deve essere avvenuto per “motivi economici”. Ma il procuratore generale dell’Aquila Michele Renzo, in una conferenza stampa terminata poche ore fa, ha preferito non aggiungere dettagli: “Abbiamo fatto un patto di riservatezza con la Francia e intendiamo rispettarlo. Possiamo solamente dire che non abbiamo elementi per pensare a un movente diverso da quello economico”.
L’opera di Banksy apparve sulla porta che si affaccia su Saint-Pierre Amelot, nell’XI arrondissement, da cui erano scappati numerosi spettatori del concerto degli Eagles of Death Metal, la mattina del 25 giugno 2018, e divenne immediatamente un simbolo contro il terrorismo. In quei giorni altri sette disegni dell’artista ‘spuntarono’ sui muri di Parigi. Era il suo grande ritorno nella capitale francese. Poi il furto e l’indignazione del mondo intero.