“L’asfalto sulle strade è spaccato dal sole e lungo i marciapiedi crescono i cespugli. Oggi ci sono ancora tavoli apparecchiati per la colazione, panni stesi e lampade ancora accese. Ma non c’è anima viva: Famagusta è una città fantasma”.
Quello che avete letto è il diario di viaggio di un giornalista svedese. Lui si chiama Jan-Olof Bengtsson, e oltre ai suoi meravigliosi reportage, ha un merito: aver utilizzato per primo il termine “Città Fantasma”. O Ghost Town, se vi piace di più.
Città abbandonate, borghi dimenticati, interi paese deserti, silenziosi, dove il tempo sembra essersi fermato. Dove ci sono mura, strade, piazze, fontane, case con ancora le tende che battute dal vento, ma non c’è anima viva.
La gente, qui, è scappata via. Da tempo. Per motivi diversi, ovvio. Ma ad accomunare questi luoghi dimenticati, c’è solo il silenzio. E i ricordi. Di un tempo che fu.
Fanno un po’ paura, le Ghost Town. Ma hanno anche un inesorabile attrazione. Un fascino difficile da spiegare. Come se in qualche modo avessimo bisogno di tornarci. Solo per capire, o per dimenticare, ancora.
Nel mondo ce ne sono migliaia. Alcune sono stupefacenti. Intatte, ferme. Come fosse una foto strappata. Un racconto, con un inizio e una fine, e in mezzo il vuoto.
Qualche tempo provammo a fare un censimento delle più incredibili città fantasma del mondo. Fu così che scoprimmo Prypiat, nell’Ucraina settentrionale, abbandonata dopo i fatti di Chernobyl, o San Zhi, a pochi passi da Taiwan, che sembra uscita da un fumetto di fantascienza degli Anni ’80. Durante la costruzione morirono misteriosamente decine di operai, e nessuno entrò mai in quelle lussuose e strampalate villette colorate. E poi c’è Humberstone nel deserto del Cile settentrionale, Varosha a Cipro o Oradour-sur-Glane. L’elenco potrebbe essere infinito. C’è però una cosa curiosa. Che tra le tante nazione che devono fare i conti con queste sconfitte della civiltà, l’Italia è incredibilmente nei primo posti della speciale classifica dedicata alle Ghost Town.
Da noi di città abbandonate ce ne sono addirittura 185. Sparpagliate per tutto lo stivale.
Il primato di città abbandonate lo detiene la Liguria. Che di paesi dai quali la gente è scappata via ne ha ben 19. Seguono Piemonte e Lazio, con 17 ghost town tutte da visitare. Craco, forse la città abbandonata più famosa in Italia, è in Basilicata. Ma lì di posti del genere ce ne sono solo sei. Anche la Campania ne ha 17, ed insieme alla Sicilia occupa un dignitosissimo quarto posto in questa speciale classifica.
17 paesi fantasma, che potrebbero diventare, quest’estate, un bel modo di fare escursioni e viversi una vacanza alternativa. Apice, Castelpoto e Tocco a Benevento; Aquilonia, Conza, Melito Irpino, Senerchia ad Avellino; Croce, Fondola, San Felice, San Pietro Infine a Caserta; Romagnano al Monte, Roscigno, Sacco, San Severino di Centola, Sorbo a Salerno; Rione Terra in provincia di Napoli. E forse anche l’irraggiungibile Vallone dei Mulini a Sorrento. L’antica segheria abbandonata che è una delle attrazioni più affascinati della perla della Costiera. Non l’abbiamo messa in elenco, ma proveremo a raccontarvela nelle prossime puntate dedicate al nostro viaggio nelle Ghost Town italiane.