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"Caro Andrea, continua tu… con affetto, Carlo!" Ecco il giallo a quattro mani di Camilleri e Lucarelli

di Gialli.it 22 Giugno 2010

Camilleri e Lucarelli insieme per un giallo scritto a quattro mani. Esce il 23 giugno “Acqua in bocca”, con protagonisti il commissario Montalbano e l’ispettore Grazia Negro, personaggio creato dall’autore di Blu Notte. Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza.
di ADRIANA D’AGOSTINO
Cinque anni di lavorazione, 108 pagine, due scrittori, due investigatori, uno strano caso di omicidio: “Acqua in bocca” sarà sugli scaffali delle nostre librerie da mercoledì 23 giugno e sarà firmato Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli. Ma c’è di più. I protagonisti dell’originale racconto scritto a quattro mani, saranno proprio loro, il commissario Montalbano e l’ispettore Grazia Negro, i celebri personaggi creati dalle penne dei due autori più popolari del genere giallo in Italia. Un’opera di crossover pubblicata dalla Minimum Fax, il cui ricavato andrà in beneficenza alle associazioni S. Damiano e Papayo. Poche indiscrezioni sulla trama, solo il ritrovamento di un cadavere e l’inquietante presenza di alcuni pesciolini rossi lasciati dall’assassino sul luogo del delitto. Probabilmente un avvertimento…
Un esperimento, quello di Acqua in bocca, nato per caso: Lucarelli e Camilleri si incontrano nel 2005 a Roma. Entrambi hanno preso due giorni di pausa dai rispettivi impegni, per girare un breve documentario nella Capitale. Il documentario si intitola A quattro mani, non a caso. Le riprese sono per Raitre, prodotte proprio dalla Minimum Fax e dirette da Matteo Raffaelli. Durante una pausa tecnica, tra i due giallisti comincia un gioco o, forse, una sfida: come si comporterebbero Montalbano e la Negro, insieme, di fronte ad un cadavere? Da quello che doveva essere un semplice scambio di idee, comincia a prendere vita una storia.
Un morto. Un delitto con modalità fuori dal comune. L’ispettrice salentino-bolognese Negro capisce subito la gravità della situazione e scrive una lettera con una richiesta di aiuto e collaborazione. La lettera dovrà arrivare fino all’estremo sud dell’Italia. In Sicilia. A Vigata. Il destinatario sarà Salvo Montalbano, il Commissario Montalbano, che, in questo libro, non usa parole in dialetto. Anzi. Per la prima volta, viene descritto anche quasi calvo come lo Zingaretti attore che ne veste i panni da tempo in tv. Di fronte ad una indagine non autorizzata, il Commissario si mette subito al lavoro. La situazione è delicatissima. Nessuno dei due detective può sbagliare, se no la pagheranno cara. L’unico modo per comunicare tra loro, è quello di inviarsi, nei modi più strani, indizi ed informazioni.
Un rapporto epistolare, quindi, fatto di atti, tagli di giornale, missive e pizzini. Solo così, parallelamente, i due poliziotti cercheranno di arrivare alla risoluzione del caso. Ecco spiegata la particolare struttura di Acqua in Bocca. Un noir costituito per lo più dal materiale scambiato tra i personaggi stessi nel corso dello sviluppo della trama. Materiale che, mentre si accumula, permette ai pezzettini del mosaico di ricomporsi davanti al lettore e con il lettore.
Pare che Camilleri si sia ispirato al “Murder Off  Miami” del 1936, giallo scritto da Dennis Wheatley proprio nello stile di un dossier della polizia. Un’idea sperimentale. Ma probabilmente anche l’unica che poteva consentire di scrivere un racconto in due senza mai incontrarsi. Lucarelli e Camilleri si sono, infatti, confrontati solo tramite lettere, e-mail (in realtà poco simpatiche a Camilleri ) e grazie all’intervento dell’editore Daniele Di Gennaro, fattorino di carte da una parte e dall’altra. Facilmente spiegabili, quindi, i lunghi tempi di stesura. Ma scrivere Acqua in bocca è stato, per gli autori, soprattutto un gioco. E, nel gioco, ognuno può prendersi i propri tempi. E divertirsi a provocare l’altro. Magari inviando al collega un nuovo elemento all’improvviso, facendogli mettere in discussione tutto lo scritto fino a quel momento. Oppure, come ha raccontato lo stesso Lucarelli, arrivare al momento cruciale di un inseguimento, far pronunciare al cattivo di turno “Ora non potete fare altro che ammazzarmi” ed inviare i fogli a Camilleri con il messaggio “Caro Andrea, continua tu”. Per sapere il continuo correte in libreria.

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