L’ennesima leggenda metropolitana. L’ennesima beffa estiva. Ma questa volta ci sono cascati veramente tutti. Da Udine all’Argentario, da Genova a Venezia nei negozi di mezza Italia spuntano come funghi cartelli con il 58. Il magico numero “scaccia-mosche”.
Ecco la storia dell’ultimo delirio di mezza estate.
di SONIA T. CAROBI
A Napoli, probabilmente, non sarebbe accaduto. Nessuno ci sarebbe cascato.
E non perché all’ombra del Vesuvio non siano creduloni. Per l’amor di dio.
Il motivo è un altro. A Napoli quel numero è una lampadina accesa. Un messaggio forte e chiaro. A Napoli il 58 è il numero del “paccotto”. Il numero della truffa studiata a tavolino, preparata nei minimi particolari. Subdola e geniale. Sottile e inesorabile.
L’incubo di tutti quelli che stanno per fare qualcosa di importante nella vita, ma temono che l’inganno sia dietro l’angolo. La dannazione di tutti quelli che sanno perfettamente che “è troppo bello per essere vero!”.
A Napoli, probabilmente, non sarebbe accaduto. Ma a Milano, a Torino, a Firenze si sa, la Smorfia è poco più che un gioco. E ci sono cascati. Alla grande. Tutti.
Fatevi un giro per le salumerie, i bar, le pizzerie del centro-nord è rimarrete basiti. In ogni esercizio pubblico da qualche giorno campeggia inquietante un cartello bianco. Con una scritta rossa. Un numero. Grande, enorme, severo. Cinquantotto. E basta. Cinquantotto, e via. Via, per sempre, le mosche da vostro locale!
E già. Sembra incredibile, ma all’ultima leggenda di questa umida estate metropolitana hanno creduto veramente tutti. Tanto da scatenare un tam tam in rete che rimbalza forsennato da Udine all’Argentario, da Genova a Venezia, senza soluzione di continuità. Non ci sono dubbi: se avete un locale affollato e volete tenere lontane le mosche, dovete spararvi un poster di dimensione maxi con su scritto “cinquantotto”. In rosso.
Loro, gli insopportabili insetti dell’ancora più insopportabile famiglia dei ditteri, imperturbabili rompi coglioni da oltre 250 milioni di anni, capiranno l’antifona e si terranno alla larga. Provare per credere.
A Milano non hanno perso tempo. Loro sono concreti. Da quando all’enoteca “Polpetta doc” di via Eustachi il titolare ha affisso il suo bel manifesto col 58 a caratteri cubitali la vita è cambiata. Niente più mosche. Ambienti asettici, silenzio lunare, e palette schiaccia ditteri appese a un chiodo. A futura memoria. In onore di un tempo che fu. In ricordo di antiche bestemmie, di paleolitiche manate a sorpresa per togliersi dalle scatole gli stramaledetti insetti con le ali.
A quelli del “Polpetta doc” l’amichevole consiglio era arrivato da un macellaio vicino di serranda. Forse è lui il Principio. L’inizio di tutto. L’uomo che ha cambiato per sempre il corso delle cose.
Il beccaio milanese ha cominciato e dietro di lui schiere di operatori commerciali hanno fatto a gara a chi aveva il 58 più grosso.
Nel piacentino e in Brianza i numeri scaccia mosche sono all’ordine del giorno. Li hanno tutti. Su carta, incisi nel legno, scolpiti nel marmo. All’Argentario anche i locali di moda hanno abbandonato l’orgoglio del miscredente e si sono sputtanati con 58 griffati di taglie e dimensioni imbarazzanti.
Il consiglio è far finta di nulla. Guai chiedere che cavolo significa quel numero rosso su fondo bianco. E perché mai un numero terrebbe lontano le mosche. Le risposte sono vaghe, infastidite, diffidenti, circospette.
Qualcuno azzarda che gli insetti vedrebbero nel 58 una specie di ragnatela e si terrebbero alla larga. Una cazzata bestiale sulla quale è meglio non chiosare.
In fondo con i numeri, da sempre, non abbiamo mai avuto un buon rapporto. I numeri fanno paura, nascondono significati che ci sfuggono, che ci inquietano, che ci tormentano.
Pensate all’ossessione per il numero 23 che ha dato vita anche ad un film. Il ventitre è il numero delle coincidenze imbarazzanti. E sarebbe talmente maledetto che anche gli esperti della materia si tengono lontani. O pensate al più prosaico 17. Sono secoli che viene considerato un numero sfortunato solo perché l’anagramma del suo corrispondente romano XVII, è VIXI, che significa “ho vissuto”, cioè “sono morto”. O perché, secondo la Bibbia, proprio di diciassette sarebbe iniziato il diluvio universale. O ancora, e soprattutto, perché il venerdì 17, secondo gli esperti, sarebbe morto Gesù.
Ma se il 23 e il 17 sono numeri tradizionalmente spiacevoli, c’è un altro numero che da un po’ di tempo sembra togliere il sonno a molti. Si tratta dell’undici. Il numero delle Torri Gemelle. Il numero degli attentati e delle stragi. Altro che scaccia mosche. Con questi tre numeri le leggende metropolitane fioccano e in alcuni casi lasciano veramente senza fiato.
Provare per credere.
58, il numero scaccia mosche
3 Agosto 2009
11, 17, 23, 58.
Aggiungerei anche il 13 tra i numeri inquietanti, se posso permettermi.
13, come il venerdì di ottobre del 1307, il giorno in cui re Filippo IV il Bello Capetingio fece arrestare tutti i templari di Francia.
Tra le leggende metropolitane di questa estate ci sarebbe anche il superenalotto ed il 6 milionario.
Risultato?
6, 11, 13, 17, 23, 58
11, 17, 23, 58.
Aggiungerei anche il 13 tra i numeri inquietanti, se posso permettermi.
13, come il venerdì di ottobre del 1307, il giorno in cui re Filippo IV il Bello Capetingio fece arrestare tutti i templari di Francia.
Tra le leggende metropolitane di questa estate ci sarebbe anche il superenalotto ed il 6 milionario.
Risultato?
6, 11, 13, 17, 23, 58
Certo che come “pacco” è riuscitissimo! ahaha!
Certo che come “pacco” è riuscitissimo! ahaha!
secondo mi el funsiona….
Mi dispiace contraddirla, ma veramente tutte queste sue ipotesi sono errate; immaggino che lei abbia pensato alla storiella della smorfia napoletana, ma purtroppo non le riuscita perchè ha trovato una persona che è ben informata su codesta storia. Non si tratta di leggende metropolitane, ma bensì di un metodo creato dai cinesi tantissimi anni fa – non ricordo esattamente quanto-.
Se lei si comprasso l’oggetto che fa vedere all’occhio umano come guardano le mosche, lei vedrebbe che per le mosche il numero 58 somiglia ad una ragnatela; e finirebbe di scrivere corbellerie, perchè poi le persone ignoranti credono alle sue cavolate e vanno dicendo in giro che sono bufalate e storielle inventate da napoletani.
Saluti 🙂
Mi dispiace contraddirla, ma veramente tutte queste sue ipotesi sono errate; immaggino che lei abbia pensato alla storiella della smorfia napoletana, ma purtroppo non le riuscita perchè ha trovato una persona che è ben informata su codesta storia. Non si tratta di leggende metropolitane, ma bensì di un metodo creato dai cinesi tantissimi anni fa – non ricordo esattamente quanto-.
Se lei si comprasso l’oggetto che fa vedere all’occhio umano come guardano le mosche, lei vedrebbe che per le mosche il numero 58 somiglia ad una ragnatela; e finirebbe di scrivere corbellerie, perchè poi le persone ignoranti credono alle sue cavolate e vanno dicendo in giro che sono bufalate e storielle inventate da napoletani.
Saluti 🙂
Utilizzato in casi estremi durante le operazioni di supporto in emergenza sia dopo il terremoto dell’Abruzzo sia nell’attuale sistuazione in Amatrice. All’interno del centro operativo mobile è impossibile digitare al PC o utilizzare il mouse, che non ti si posa una mosca sopra la mano creando quel senso di fastidio. Ebbene stampando il numero 58 con un carattere molto pesante del tipo ARIAL BLACK e che riempia il più possibile il foglio ed appendendo più stampe sulle pareti principali le mosche girano, quindi non dico che non ci sono più, ma per lo meno stanno alla larga. Quindi che sia o meno leggenda metropolitana personalmente sono dell’idea che vale sempre di più la pratica di mille dicerie. Saluti a tutti
🙂
🙂
Se funziona non lo so, però non è nè una leggenda metropolitana nè un “pacco”, ma bensì è un metodo inventato dai cinesi molti anni fa (non ricordo esattamente quando).
Se lei avrebbe un minimo di buon senso a rifletterci sopra, forse si sarebbe chiesta come mai poi il numero 58; oppure, che la vista di un mosca è totalmente differente da quella umana. Le voglio dare un’ infrmazione ben precisa, si vada a comprare quel oggetto che riesce a far vedere con l’occho umano come vedono le mosche; poi scriva il numero 58 e lo guardi; le sembrerà una ragnatela. Perciò dicono che il 58 è il numero che scaccia le mosche. Ritorno a dire che non so se funziona
Ma se le mosche vedono il 58 come una ragnatela, come vedono le ragnatele ??? come un 58 ??? ecco perchè le mosche finiscono nelle ragnatele. Secondo me questa storia del 58 è una gran pagliacciata !!!
Se funziona non lo so, però non è nè una leggenda metropolitana nè un “pacco”, ma bensì è un metodo inventato dai cinesi molti anni fa (non ricordo esattamente quando).
Se lei avrebbe un minimo di buon senso a rifletterci sopra, forse si sarebbe chiesta come mai poi il numero 58; oppure, che la vista di un mosca è totalmente differente da quella umana. Le voglio dare un’ infrmazione ben precisa, si vada a comprare quel oggetto che riesce a far vedere con l’occho umano come vedono le mosche; poi scriva il numero 58 e lo guardi; le sembrerà una ragnatela. Perciò dicono che il 58 è il numero che scaccia le mosche. Ritorno a dire che non so se funziona
Ma se le mosche vedono il 58 come una ragnatela, come vedono le ragnatele ??? come un 58 ??? ecco perchè le mosche finiscono nelle ragnatele. Secondo me questa storia del 58 è una gran pagliacciata !!!
Cari amici,non sapevo neanche io di questa storia del numero 58,ma ieri sera ho avuto la prova che funziona! Entrando in un ristorante di un mio parente ho notato appeso al muro un foglio con su scritto il numero 58. Gli ho chiesto il motivo di questo numero e mi ha risposto che dq quando ha aapeso quel numero,le mosce sono sparite!!!! Oggi,incredulo, ho voluto fare la prova a casa mia! Le quattro mosche che giravano sono sparite.
Il 58 è il 13 mascherato (5+8) e porta sfiga poichè il tredici era il giorno in cui il papa aveva ordinato lo sterminio dei templari.
Negli alberghi di tutto il mondo non vedrete mai gli ascensori con il pulsante del 13° piano,
Purtroppo iMarco Simoncelli, deceduto nel Gran Premio di Sepang aveva la moto
n°58.
Conviene stare alla larga da questo numero così come fanno le mosche!…
Il 58 è il 13 mascherato (5+8) e porta sfiga poichè il tredici era il giorno in cui il papa aveva ordinato lo sterminio dei templari.
Negli alberghi di tutto il mondo non vedrete mai gli ascensori con il pulsante del 13° piano,
Purtroppo iMarco Simoncelli, deceduto nel Gran Premio di Sepang aveva la moto
n°58.
Conviene stare alla larga da questo numero così come fanno le mosche!…
Pensate quello che volete, ma io avevo la casa invasa dalle mosche provenienti sopratutto dal cortile dove tengo il cane . Ho afisso i fogli bianchi col numero 58 e non c’è più neanche una mosca . Mi hanno preso in giro, però uno più uno meno ho voluto provare e FUNZIONA !!!!
BRAVO IGNORANTE….concordo tutto in pieno e FUNZIONA!!!
BRAVO IGNORANTE….concordo tutto in pieno e FUNZIONA!!!