Sabato 10 agosto un asteroide potrebbe impattare con la terra. Più potente di un’esplosione nucleare, più devastante della meteora di Chelyabinsk, che si abbatté sulla terra nel 2013 a circa 44 volte la velocità del suono, 2006 QQ23, così l’hanno chiamato, preoccupa, e non poco, scienziati e astronomi.
Secondo il CNEOS, il centro della Nasa per il calcolo delle orbite di asteroidi e comete e le loro probabilità di impatto sulla Terra, l’asteroide sfiorerà il nostro pianeta a una distanza di circa 0,04977 UA (unità astronomica). Quanto basta per contrassegnarlo come ‘pericoloso’ e prevedere che la sua orbita finirà per intrecciarsi con la Terra, con ‘buone probabilità’.
2006 QQ23 ha un diametro che oscilla tra i 250 e 570 metri. Ed è come vederci cadere in testa uno dei grattacieli più alti del mondo.
Bisogna preoccuparsi? Per la prima volta gli scienziati della Nasa non fanno spallucce. E’ potenzialmente pericoloso e non è nemmeno certo che si distruggerà appena entrato nell’orbita terrestre. Quindi il rischio dell’impatto è alto. E le conseguenze potrebbero generare terremoti o tsunami. L’unica buona notizia è che il pietrone è tenuto sotto controllo e saremo aggiornati quotidianamente sugli sviluppi della situazione.
L’ultimo impatto è datato, appunto, 15 febbraio 2013, quando la meteora di Chelyabinsk esplose sopra la città di Čeljabinsk, negli Urali, danneggiando 3000 edifici e ferendo 1200 persone. In Italia è capitato tra volte negli ultimo cinquant’anni. il 25 settembre 1996 a Fermo (Ascoli Piceno), il 18 maggio 1988 a Torino e il 12 maggio 1971 a Noventa Vicentina (Vicenza). Senza, però, causare danni a persone o cose.